ARTE E ARCHITETTURA
Quattro Canti: palazzi aperti in mostra per il Festino
Palazzo Costantino e Palazzo Di Napoli, solitamente chiusi al pubblico, ospitano la mostra ad ingresso gratuito su Santa Rosalia con opere da collezione
Delle stanze disabitate che tornano a vivere per un giorno per rinnovare un appuntamento con la storia, per rendere omaggio alla Santa del miracolo palermitano: domenica 15 luglio dalle ore 10 alle 19, in concomitanza con l’attesissimo Festino, i Quattro Canti, incantevole punto di intersezione tra i due assi viari della città di Palermo, il Cassaro e via Maqueda, aprono le porte al pubblico accogliendo una mostra ad ingresso gratuito su Santa Rosalia: sarà l’occasione per visitare palazzo Di Napoli e palazzo Costantino ed ammirare i loro colori aragonesi divenuti emblema della Sicilia.
Ospite di quelle sale che racchiudono secoli di storia siciliana, una mostra iconografica sulla Santa con opere del ‘600 appartenenti alla collezione Bilotti Ruggi d’Aragona, opere di devozione popolare appartenenti alla collezione Giancarlo Gualtieri A.I.C.I.S. - Associazione Italiana Cultori Immagini Sacre e una inedita reinterpretazione contemporanea con opere, installazioni, performance, di artisti siciliani: Riccardo Ajossa, Guido Baragli, Per Barcley, Alessandro Bazan, Manfredi Beninati, Benny Chirco,Teresa Coratella, Giorgio Dante, Niccolò De Napoli, Gabriele d’Acquisto, Adele Ceraudo, Teresa Emanuele, Beatrice Feo, Roberto Ferri, Giulia Frati, Nina Gonzales, Giulio Gorga, Gabriele Grones, Cecilia Luci, Nora Lux, Andrea Mariconti, Elisa Martorana, Andrea Mineo, Simona Mormile, Arrigo Musti, Carla Paiolo, Domenico Pellegrino, Eliana Petrizzi, Nicola Pucci, Giacomo Rizzo, Laboratorio Saccardi, Piera Scognamiglio, Croce Taravella, Tindar: Tommaso Spazzini, Sergio Tumminello, W.M. Zanchi, Alessandro Bazan, Salvatore Davì e circa 50 artisti e studenti dell'Accademia di Belle Arti di Palermo.
Un’occasione per ammirare le magnifiche residenze le cui volte sono repertorio dei massimi artisti palermitani del ‘700, con una monumentale struttura architettonica di Giuseppe Venanzio Marvuglia e l’affaccio su piazza Vigliena, simbolo di un periodo storico e artistico di eccellenza, quando Palermo era annoverata tra le grandi capitali europee. Sebbene ad oggi tutti i palazzi dei Quattro Canti siano in abbandono, come avvolti da un infausto destino e spettrali come altri 1500 censiti dalla stessa amministrazione comunale, l'apertura eccezionale in occasione della mostra vuole essere un messaggio di speranza, alla pari di quel grido “viva Palermo e santa Rosalia”, che sintetizza l’amore per la Città e per la sua protettrice.
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