CINEMA E TV
“Quando sei nato non puoi più nasconderti”: l’Italia, un paese di buoni
Quando sei nato non puoi più nasconderti
Italia, Regno Unito, Francia, 2005
Di Marco Tullio Giordana
Con Alessio Boni, Michela Cescon, Rodolfo Corsato, Matteo Gadola, Andrea Tidona, Adriana Asti
Dopo avere visto “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Marco Tullio Giordana, sorge il dubbio (più che legittimo) che questa candidatura al festival di Cannes (il film è stato presentato alla riviera francese in concorso) sia frutto del successo ottenuto con l’altra pellicola tanto amata in Francia (ma anche in Italia), “La meglio gioventù”. Questa ultima fatica del regista milanese, infatti, non ci è sembrata una grande opera, pur confermando però, e questo è giusto notarlo, l’impegno sociale che è spesso alla base dei lavori di Giordana. Come non citare, a questo proposito, oltre al noto “I cento passi”, l’intenso film sulla tragica fine di Pasolini, “Pasolini, un delitto italiano”, i cui tanti dubbi lì suggeriti pare che si stiano ora prendendo finalmente in considerazione? Tornando invece a questo ultimo lavoro, ci sembra che la pellicola, pur avendo il merito di trattare un problema così grave e sentito quale quello dell’immigrazione clandestina, non si possa proprio definire un bel film. La vicenda è quella di Sandro, un ragazzo di dodici anni (interpretato dal bravissimo Matteo Gadola, peraltro alla sua prima esperienza), che, durante una crociera in barca a vela nel Mediterraneo, cade di notte in acqua.
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