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"Project Room" di "PPS Meetings" a Palazzo Riso

Uno spazio sperimentale con una natura progettuale, al cui interno si avvicenderano artisti sia siciliani che non, con lavori in tema con "PPS"

  • 29 dicembre 2010

Un luogo di incontro e scambio, una piattaforma di interazione complessiva di opere, linguaggi e individui rappresenta il progetto “PPS-Meetings” a cura di Helga Marsala, inaugurato lo scorso 17 dicembre all’interno della mostra “PPS-Paesaggi e popolo di Sicilia” (www.balarm.it/articoli/vis.asp?idarticolo=6816) presso Museo d’Arte Contemporanea Palazzo Riso (via Vittorio Emanuele, 365), e che giovedì 30 dicembre dalle ore 18 verrà ampliato nella sua prima tappa, in cui interverranno diversi artisti e prenderanno vita sinergie interessanti (ingresso libero).

In primis ecco la visita guidata, insieme ad artisti e curatrice, dell’installazione “Hologram” del gruppo catanese canecapovolto: il leit motiv dell’operazione artistica è guidato dall’azione germinativa che sottende l’iniziativa che ha preso forma nei locali del secondo piano di Palazzo Riso nelle scorse settimane. Questa costituisce un dispositivo ambientale per la proiezione e la diffusione di visioni e suoni, basati sulla registrazione di affetti e difetti, in una parola di memorie, del territorio siciliano, laddove si inseriscono anche prospettive differenti di artisti internazionali. La curatrice definisce l’opera una riflessione sull’identità e l’autorialità - scardinate e messe in discussione -, indagando al contempo l’idea di un luogo permanente di condivisione e di reciproche contaminazioni, arricchita dalle diapositive e fotografie di Zoltan Fazekas e dal video di Ele Rainer e Hinna Reval.
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Elisa Abela aka Caterina Devi, sassofonista e artista visiva, sarà presente con delle opere e con un’installazione audio anche all’interno del “Progetto Hologram”. L’evento, ulteriore ramificazione del lavoro di canecapovolto, entra a far parte a sua volta di un’altra opera: Federico Lupo è infatti tra gli artisti scelti per “PPS//Meetings”: il suo progetto, dal titolo “Bound”, mira a studiare una serie di eventi di natura sonora, pensati in accordo con il curatore e con le mostre della "Project Room". Il live set affianca i suoni puri del sassofono della Devi (dispiegati in una gamma ampia che procede dall'anima più profonda dello strumento fino a quella più alta-trascendente), all’ambient-drone di Aldo Ammirata, che ripropone qui il suo progetto “Empirical Evidence”: tra field reconrdings, suoni concreti, esperimenti di metafonia e distorsioni di chitarra elettrica, si mescolano loop generati da “music box” di diverso tipo, alcune dal sapore gothic-dark-metal, altre con suoni mutuati dalla tradizione induista (litanie, preghiere, echi di sitar e tabla). A questo si aggiungono le incursioni effettate e rumoristiche di Camillo Amalfi, con la sua voce-strumento filtrata da amplificatori, microfoni, pedaliere.

Il progetto è visitabile fino a domenica 9 gennaio (dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 20; il giovedì e il venerdì dalle 10 alle 22; l'ingresso ha il costo di 6 euro, 3 euro il ridotto, 1 euro residenti a Palermo e provincia). Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.palazzoriso.it.
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