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Porta Nuova da secoli. E se non fosse per sempre?

I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza Porta Nuova, a seguito della caduta di calcinacci. Le cause sono infiltrazioni d'acqua ed eccessive vibrazioni

  • 22 ottobre 2012

Che la sopravvivenza di Porta Nuova nel corso dei secoli potesse non essere scontata, probabilmente, era già scritto nel suo destino: voluta nel 1583 dal Vicerè Marcantonio Colonna, per ricordare la vittoria di Carlo V sulle armate turche, venne totalmente distrutta dall'esplosione di un deposito di polvere da sparo nel 1667, per essere ricostruita integralmente nel 1669. E adesso rischia nuovamente di cadere a pezzi, letteralmente, per colpa di infiltrazioni d'acqua e vibrazioni.

Per secoli è stata il più importante accesso alla città di Palermo via terra, e ancora oggi, in un certo senso, rappresenta un ingresso "virtuale" al cuore della Palermo storica. Si tratta di in un punto altamente transitato, da autovetture, ma anche da mezzi pesanti, a tutte le ore del giorno in cui tutti noi, almeno una volta, siamo rimasti incolonnati. La caduta dei calcinacci rappresenta anzitutto un pericolo per l'incolumità dei cittadini, ma è anche un segnale d'allarme per il patrimonio artistico della città.

Porta Nuova è una di quelle strutture talmente integrate nel panorama classico della città, da pensare che sia sempre stata lì, e che sempre ci sarà. Il prospetto che guarda verso la città riprende il classico schema degli archi di trionfo, mentre quello esterno offre un'architettura più originale, dominata da quattro imponenti telamoni, che rappresentano i Mori sconfitti da Carlo V. E in alto c'è la copertura piramidale, rivestita da piastrelle policrome maiolicate, con l'immancabile immagine dell'aquila dalle le ali spiegate.

In questi casi, la riflessione ritorna su tematiche troppo note: incuria e degrado, a danno di un patrimonio artistico che merita invece maggiore tutela e valorizzazione. Un destino comune per altri monumenti: ultimo in ordine cronologico, lo Stand Florio di via Messina Marine, sequestrato lo scorso 18 ottobre. L'amministrazione comunale ha assicurato controlli più severi: si spera possano essere interventi preventivi, non soluzioni ad uno stato di emergenza.

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