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“Pinocchia” dissacratoria di Stefano Benni

  • 5 settembre 2005

Per la regia di Rosamaria Spena sabato 10 settembre (con replica domenica 11), al teatro Butera Branciforti di villa Cattolica a Bagheria, le “Officine Culturali Controscena” promosse dalla città di Bagheria e dall’assessorato ai Beni Culturali mettono in scena “Pinocchia”, un testo “dissacratorio, sarcastico e attualissimo” che il noto scrittore e poeta della “contrada bolognese” Stefano Benni rilancia a partire dalla classica opera collodiana. La lettura del testo, opportunamente rivisitata dal punto di vista della compagnia, che già da due anni mette in scena opere riformulate su un preciso stilema interpretativo (l’ultimo lavoro è stato “From Medea” tratto dai racconti di Grazia Verasani autrice tra l’altro del libro “Quo vadis, Baby” e diretto dalla stessa Spena), focalizza l’attenzione sul significato dialettico che menzogna e verità ricoprono all’interno di ogni aspetto, più o meno paradossale, della vita e delle sue forme. «L’idea dello spettacolo nasce dal mio grande amore per Benni e il suo lavoro, in un mondo in cui è pressoché impossibile sottrarsi alla falsità il tema dell’impossibilità della verità mi è parso centralissimo» specifica la regista.

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Dalla fantasia del poeta infatti, in cui comicità e inventiva scenica si susseguono con ritmi incalzanti, scaturisce una versione favolistica tutta al femminile. Pinocchio è, come tutti sappiamo, un mito, un testo simbolico che assurge quasi ad una filosofia di vita legata al senso del divino che si sprigiona nell’uomo, mentre in questo caso protagonista è una lei, una Pinocchia, costruita, anzi modificata dagli attrezzi di Geppetto. Nel laboratorio pieno di orologi surreali e macchine diaboliche, Pinocchia prende vita in modo inconsueto; quindi rimontata in tutti i suoi ingranaggi la dolce marionetta è sottoposta alla crudele verifica del padre-padrone. Ha così inizio una comica sfilza di equivoci e gags, nati dalla sagace penna dell'autore, originati dal linguaggio innocente della burattina dinanzi al papà. Le musiche originali composte a seguito di una ricerca musicale portata avanti durante la scorsa stagione teatrale, sono arrangiate dal musicista e compositore Francesco Di Fiore. Tra gli interpreti della pièce abbiamo invece Roberto Sardina, Enrica Volponi, Leonardo Campanella e Maria Giovanna Mulone, tutti attori della compagnia “Controscena” di Bagheria che dal prossimo novembre riaprirà i battenti del laboratorio-scuola teatrale diretto da Rosamaria Spena e darà vita alla terza edizione della sua stagione teatrale. Allo spettacolo, previsto per le ore 21, si potrà assistere al prezzo simbolico di 4 euro.

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