LIBRI
"Perché cantano", il senso alto della musica
«La musica, qualsiasi musica, parla solo attraverso te stesso, narrandosi (e narrandoti!) attraverso l'ascolto». In questo passo si racchiude il messaggio, l'intuizione principale dell'autore: non solo ascoltando, ma anche "guardando" la musica, la si potrà scoprire, acquisire . Paolo Terni è docente di drammaturgia e storia della musica presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”, musicologo e collaboratore della radio e anche di importanti registi teatrali come Claudio Ronconi, Aldo Trionfo, Mauro Bolognini e altri. Giunto alla quarta opera edita dalla casa editrice palermitana Sellerio, conferma la raffinata capacità di narrare la vita attraverso il sonoro avanzare, e la sua passione per il teatro. Già in libreria dunque "Perchè cantano?” (Sellerio Editore, pp. 104, euro 7), opera in cui lo scrittore rievoca ricordi e nostalgie del tempo passato ed attuale, raccontando, in modo originale, una serie di episodi della propria vita, permeati, vissuti, assimilati attraverso la musica. La scelta, insolita ma obbligata, di presentare un indice "rubato" al linguaggio musicale, guida il lettore per un sentiero di racconti di vita autobiografici, titolati da Arie di opere musicali, avvicendati con "Intermezzi", ovvero momenti che sono emozioni dello scrittore ancora bambino-adolescente in paesi stranieri, quadri familiari.
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