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Palermo, il centro di don Puglisi ancora nel mirino

Nuova intimidazione ai volontari del Centro Padre Nostro, fondato dal sacerdote a Brancaccio: trovata una bombola di gas davanti all'ingresso dell'auditorium

Balarm
La redazione
  • 4 luglio 2012

La notizia dell'imminente beatificazione di don Pino Puglisi non frena gli attacchi al centro Padre Nostro. E così la struttura voluta e fondata proprio dal sacerdote di Brancaccio ucciso dalla mafia nel '93 si trova a fronteggiare mercoledì 4 luglio l'ennesima incursione vandalica.

Stavolta si tratta di una bombola di gas, trovata nel primo pomeriggio davanti agli uffici dell'auditorium "Giuseppe Di Matteo": la struttura, che si trova in via San Ciro, è la stessa in cui vengono organizzate le attività e le manifestazioni rivolte ai bambini di Brancaccio.

I volontari che lavorano nell'auditorium hanno subito lanciato l'allarme e la polizia, intervenuta sul posto, ha sequestrato la bombola. All'apparenza, dunque, una vera e propria intimidazione, che però non è la prima nella lunga storia del centro Padre Nostro. E anzi ricalca in modo evidente un episodio di due anni fa: nell'ottobre del 2010, davanti all'ingresso del centro in via Brancaccio, i volontari trovarono infatti una bombola da cucina da cui fuoriusciva del gas. Difficile pensare a una coincidenza, ma adesso saranno le indagini della polizia a cercare di fare luce.

Il centro di Brancaccio, che don Puglisi volle aprire con l'obiettivo dichiarato di sostenere i giovani sottraendoli alla strada e dunque al controllo e allo sfruttamento da parte di Cosa Nostra, è da sempre al centro di raid vandalici e danneggiamenti. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, appena dieci giorni fa: in quell'occasione a subire l'attacco dei vandali era stato il centro sportivo polivalente intitolato allo stesso don Puglisi e a padre Kolbe. E che si trova a pochi metri dall'auditorium.

«Tutto questo arriva all'indomani dello speciale sulla vita di Padre Pino Puglisi trasmesso in tv su Raiuno - commenta amaro Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro - ma noi andremo avanti». «Sono vicino a tutti gli operatori del “Centro Padre nostro” di Brancaccio per il vile e ignobile atto intimidatorio subito oggi. - afferma in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - Questo grave ennesimo episodio intimidatorio dimostra che non bisogna mai abbassare la guardia e che occorre andare avanti sulla strada indicata da Don Pino Puglisi, come stanno facendo tutti coloro che operano presso il “Centro Padre nostro”, e che stanno facendo un grande e meraviglioso lavoro per i bambini del quartiere. Non hanno fermato Don Pino Puglisi e non fermeranno neanche coloro che continuano a lavorare per il bene della città in suo nome e seguendo il suo esempio».

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