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Palazzo Ziino, in mostra il Liberty siciliano

Balarm
La redazione
  • 2 maggio 2008

A distanza di venticinque anni dalla mostra "Palermo 1900", tenutasi nel 1981 presso la Civica Galleria d’arte moderna, la città ritrova una delle sue più fiorenti stagioni artistiche in una mostra dal titolo Arte e architettura Liberty in Sicilia. Un'iniziativa nata da un'intesa tra l’Amministrazione comunale (assessorato alla Cultura), il dipartimento di Storia e Progetto nell’Architettura dell’Università di Palermo, la facoltà di Architettura e con la collaborazione della Biblioteca centrale della Regione siciliana. La mostra è ospitata a Palazzo Ziino e rimarrà aperta al pubblico fino al 1° giugno con i seguenti orari: da martedì a sabato, ore 9.30 - 17,30; domenica, ore 9,30 - 13; chiusa lunedì e giorni festivi. Curata da Carla Quartarone, Eliana Mauro, Ettore Sessa e Nicola Giuliano Leone, "Arte e architettura liberty in Sicilia" rappresenta una raffinata campionatura della produzione artistica e architettonica del Modernismo (chiamato convenzionalmente Liberty) nell’Isola, assurto come fenomeno corale e secondo un preciso arco temporale, compreso tra gli anni 1897-1925: cioè dall’anno della “secessione” artistica dai tradizionalisti, promossa da Ernesto Basile (1897), a quello dell’esito del concorso per l’ingresso monumentale di via Roma (1924), a Palermo, che segna la conclusione della stagione modernista palermitana e in Sicilia come espressione artisticamente propositiva. La mostra vede esposti oltre duecento “pezzi”: una sessantina di dipinti, una trentina di sculture, un centinaio di disegni d’architettura e bozzetti, una trentina di mobili; e poi, arredi, ceramiche, oggetti, abiti, manifesti, libri, riviste ed affiches, provenienti da collezioni pubbliche e private siciliane. Ma c’è anche un cospicuo materiale documentario d’epoca, tra cui fotografie di archivi e disegni originali relativi ad opere d’arte, architetture, arti minori, stabilimenti industriali, avvenimenti storici e mondani, ritratti dei vari protagonisti e dei committenti. L'ingresso è libero.
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