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Palazzo Sant'Elia: in mostra un "Viaggio nei ’70"

In mostra 1200 pezzi tra design, musica, moda, editoria, per rivivere gli anni '70: dalla cabina alla “graziella” fino al telefono “grillo”

Balarm
La redazione
  • 31 agosto 2009

La Festa della Provincia 2009 incrocia gli anni '70, nella mostra-evento in allestimento nelle sale dell’ex Cavallerizza di Palazzo Sant'Elia (via Maqueda 82) visitabile fino a sabato 12 settembre, dal martedì alla domenica, dalle ore 17 alle 23 a ingresso libero. Un "Viaggio nei '70" che mette per la prima volta insieme gli oltre 1200 pezzi della collezione dello scrittore palermitano Ninni Arcuri (che ne è anche ideatore e organizzatore, mentre l’allestimento è di Alessandra Cerrito). Arcuri da appena un anno è un appassionato collezionista (ha raccolto pezzi da tutta Italia e dall’Europa, visitando anche prestigiosi studi di design e progettazione italiani) di oggetti, immagini, dischi, riviste e giornali, accessori di moda e abiti, cibi, bevande e prodotti per la casa, tutto rigorosamente originale datato ‘70, il decennio del Vietnam e delle Brigate Rosse ma anche della tv di massa, delle innovazioni nella musica, nell’arte, nel design.

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L’allestimento è volutamente "free", per dare l’idea della full-immersion nel decennio, in una sorta di "suk" iper-colorato dove la cabina Sip sta accanto al mangiadischi Grundig by Bellini, le sedute in legno delle sale cinematografiche (provengono per l’esattezza da un cinema a luci rosse di Rimini) affiancano gli stickers Fiorucci, i bicchieri da whisky o la bottiglia di “Vat 69” - vero must alcolico dell’epoca - si accompagnano alla matita Minamì, al gettone, ai farmaci Micoren, Streptosil, Veramon, alle bustine di Idrolitina. Un’intera parete, poi, è tappezzata di locandine cinematografiche, circa 100, dagli hard-boiled all’italiana (imperdibile “Italia a mano armata”) alle commedie sexy sdoganate negli ultimi anni da Quentin Tarantino, con un’acerba Ornella Muti, la conturbante Zeudi Araya, la sensuale Sylvia Krystel. A ripercorrere la cronaca e il costume di quegli anni, circa 100 pannelli ‘vintage print’ (70X100) in picoglass realizzati dallo stesso Arcuri assemblando immagini, titoli e articoli di giornali e periodici dell’epoca, alcuni ancora oggi drammaticamente o “comicamente” attuali. La scelta del picoglass non è casuale, in quanto proprio negli anni ’70 si affermò come la cosiddetta “cornice a giorno” dai mille usi e per tutte le tasche.

Una sezione della mostra, infine, raccoglie una trentina di tableaux (100 x 100) che il collezionista ha realizzato su una base di collage di carta originaria dell’epoca, sulla quale sono stati applicati oggetti tridimensionali (chitarre, telefoni, dischi, teste di manichini, collane), in una libera e personalissima interpretazione della pop-art. Ma la carta è materia prima e supporto assolutamente pervasivo nella mostra: dalle foto in bianco e nero alle copertine dei 45 e 33 giri, dai fumetti (in testa, Alan Ford e Linus) ai romanzi nelle prime edizioni (all’ingresso, un manichino vestito da hippie ha in mano una copia stropicciata di “Love story”). Fino ad arrivare alle gloriose due-ruote: in mostra nell’atrio, infatti, ci sono 2 Honda Four fiammanti del '70 e del ’78, una Laverda 1000 del ’76, una Ducati Scrumble 350 e uno Stornello sport America Guzzi, entrambe del 70, un Gilera Hargore 150 del ’72, una Guzzi California Gt 850 del ’74, una rappresentanza della mitica Vespa 50 special nei colori acidi detati dalla moda psichedelica del tempo. Sempre nell’atrio, infine, è stato collocato un Fortepiano in legno, originale di fine ‘700, un pezzo certamente “clandestino” in un assemblamento tutto anni ’70, che tuttavia rappresenta un omaggio ironico ai “baronetti” di Liverpoool (ma ce ne sono molti altri), come l’ellepì “Let it be”, registrato nel gennaio ’69 ma distribuito solo nel ’70, l’anno dello sciogliemento ufficiale dei 4 di Liverpool.

Tra gli oggetti “del cuore”: la mitica bicicletta pieghevole “Graziella”, la radio-cubo Brionvega, i televisori Brionvega “Algol 11” e “Algol 12” (nella ultra-ricercata limited edition verde york dello studio Castiglioni); la macchina per scrivere “Valentine” Olivetti, la cabina telefonica e il telefono a gettoni, il telefono “Rialto” by Giugiaro e il “Grillo” by Zanuso & Sapper, i detersivi “Ava” e “Omo”, la sagoma del “dottor Gibaud”, il giocattolo-tormentone “Clic-Clac”, l’orologio Bulova “Accutron”, indossato 40 anni fa dagli astronauti dell’Apollo 11 in missione sulla Luna, la scatola di biscotti “Gran Turchese” Colussi, il liquore allo zabaione “Vov”, le bottiglie della ‘Milano da bere’ in epoca pre-craxiana “Punt & Mes”, “Rosso antico”, “Very Cora americano”, “Cynar”. Per informazioni sulla Festa della Provincia è possibile contattare l'ufficio relazioni con il pubblico al numero 091.6628450 oppure on line su www.provincia.palermo.it.

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