ARTE E ARCHITETTURA
Palazzo dei Normanni, le memorie di Pippo Madè
Un'antologica che ripercorre l'intera carriera del pittore siciliano Pippo Madè: una raccolta dalle opere giovanili fino ai lavori dello scorso anno
Ed è proprio negli anni settanta che “nasce” Pippo Madè: «A battezzarmi così - racconta l’artista - fu la cantante lirica Virginia Zehan, nota come Virginia Zeani, nel 1971. La incontrai durante la mostra che avevo organizzato presso il Circolo della Stampa al Teatro Massimo di Palermo e diventammo amici. Lei amava il mio lavoro e mi chiese persino di farle un ritratto. Durante una serata tra amici alla Birreria Italia, mi consigliò di trovare un nome d’arte, un nome che potesse essere ricordato più facilmente anche oltre i confini della nostra Isola. E così, ci mettemmo a riflettere. Lei aveva in mano una bottiglietta di Cocacola con scritto “made in Italy”: cominciò a gorgheggiare la parola “made”, a cantarla con la sua voce straordinaria, e poi mi chiese che ne pensassi del nome Madè. Io le risposi che mi aveva battezzato».
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