Opere di restyling: Palermo riscopre lo Zen e Ballarò

Siete in forma per la bella stagione? Chi lo sarà sicuramente sono due delle zone palermitane in cui l'incuria del bene pubblico è stata fempre presente: il Comune avvia infatti un'opera di restyling nei quartieri dello Zen e in quello di Ballarò.

Si parte da un'ampia azione per la zona del velodromo e una più specifica per quella dello storico mercato: l’intervento allo Zen terminerà il 6 maggio, per un'operazione di riqualificazione urbana del quartiere.

Si tratta della prima di alcune fasi in cui saranno coinvolte diverse aree della città: «Palermo è lo Zen e lo Zen è Palermo – ha detto il sindaco Leoluca Orlando - dopo il via all'operazione di rigenerazione della Zone Espansione Nord di Palermo ci occuperemo di tutta la costa di Palermo.

«A giugno - continua il sindaco - l'inizio della stagione estiva vedrà anche il recupero e la rigenerazione della zone di Sferracavallo ed Acqua dei Corsari».

L’intervento allo Zen ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza ed il decoro del quartiere con una manutenzione straordinaria delle aree verdi e dell’illuminazione pubblica, ma anche della segnaletica stradale e dei marciapiedi.

Sarà effettuata una ripulitura straordinaria di tutti quei cumuli di rifiuti che si sono formati in questi anni di abbandono. A Ballarò, zona già interessata da lavori di rifacimento del manto stradale, invece, l’amministrazione Comunale ha firmato un protocollo d’intesa con dodici associazioni.

Grazie a questo protocollo le associazioni Santa Chiara, Arci Porco Rosso, Terradamare, Moltivolti, Handala, Logiche Meticce, Le Balate, Cesie, Erripa Achille Grandi, Per Esempio Onlus, Kala Onlus, Apriti Cuore Onlus, coinvolgendo anche la Parrocchia di San Nicolò di Bari all’Albergheria cambieranno il look dela zona.

Il protocollo è finalizzato alla progettazione partecipata di piazzetta Mediterraneo, che diventerà un luogo di socializzazione e scambio nel quartiere Albergheria-Ballarò.

Iniziative lodevoli che speriamo possano mantenersi nel tempo, senza che eventuali atti di vandalismo scoraggino dal valorizzare il decoro urbano: è un dovere, infatti, insistere il più possibile ed educare i cittadini più restii a rispettare la cosa pubblica e non la cosa nostra.