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Nuovo Montevergini: firme e appello per la riapertura

"Un luogo chiuso è un luogo negato, un luogo inattivo è un luogo morto": con questa parole artisti e operatori chiedono, a gran voce, la riapertura del Montevergini

Balarm
La redazione
  • 20 settembre 2015

Un'immagine del Teatro Montevergini di Palermo

Chiuso, inattivo, fermo. Il Nuovo Montevergini, spazio che per un certo periodo era stato aperto alla città richiamando e diffondendo cultura e arte, è chiuso al pubblico da due anni: una chiusura intollerabile, che fa male.

Così, artisti e operatori culturali lanciano un accorato appello: "Riapriamo le porte del Nuovo Montevergini alla Cultura". La richiesta di riapertura, trasmessa tramite una mail regista palermitano Alfio Scuderi, ex affidatario dello spazio, è rivolta all'amministrazione Comunale.

Il regista chiede, insieme ad altri grandi nomi, «che lo spazio venga riaperto al pubblico nel più breve tempo possibile e venga destinato, proseguendo il percorso avviato, alle attività culturali, alla ricerca, alla nuova drammaturgia, al teatro, alla musica, alla danza ed alle nuove espressioni artistiche».

L'analisi del regista è dura: la presenza del Montevergini è indispensabile per Palermo, che necessita di uno spazio alternativo a quelli istituzionali, in cui poter esprimere linguaggi e proposte artistiche diverse.

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«Perché il Nuovo Montevergini é stato per la Città uno spazio aperto alla creatività degli artisti e delle compagnie. Perché oggi in città non c'è uno spazio pubblico destinato alla contemporaneità ed alla ricerca, perché in città non c'è uno spazio destinato ai giovani artisti, perché in città non c'è un luogo attrezzato idoneo alle attività artistiche così come il Nuovo Montevergini».

Ancora, il regista fa focus sul distruttivo abbandono della struttura e su una delle sue peculiarità: il teatro è «l'unico spazio dotato di una foresteria e di luoghi idonei a consentire residenze creative e artistiche così come sperimentato con successo. Perché in città si sente bisogno di un luogo di ricerca artistica pubblico, gestito secondo parametri di qualità e professionalità».

Cento, in tutto, le firme che siglano la lettera rivolta al comune: cento firme che comprendono quella di Roberto Andò, Salvo Ficarra e Valentino Picone, Pino Caruso, Leo Gullotta, Rocco Papaleo, Isabella Ragonese, Samuel Romano dei Subsonica, Philippe Daverio, Lello Analfino, Beatrice Monroy e molti altri (visualizza qui il testo della lettera e le firme).

Si tratta anche di persone che in passato hanno reso il Nuovo Montevergini uno spazio carico di arte, musica e contemporaneità e che desiderano che Palermo torni ad avere un luogo che a tutto tondo si occupi di diffondere messaggi di bellezza, integrazione e cultura.

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