ATTUALITÀ
Nuovo Montevergini: firme e appello per la riapertura
"Un luogo chiuso è un luogo negato, un luogo inattivo è un luogo morto": con questa parole artisti e operatori chiedono, a gran voce, la riapertura del Montevergini
Un'immagine del Teatro Montevergini di Palermo
Chiuso, inattivo, fermo. Il Nuovo Montevergini, spazio che per un certo periodo era stato aperto alla città richiamando e diffondendo cultura e arte, è chiuso al pubblico da due anni: una chiusura intollerabile, che fa male.
Così, artisti e operatori culturali lanciano un accorato appello: "Riapriamo le porte del Nuovo Montevergini alla Cultura". La richiesta di riapertura, trasmessa tramite una mail regista palermitano Alfio Scuderi, ex affidatario dello spazio, è rivolta all'amministrazione Comunale.
Il regista chiede, insieme ad altri grandi nomi, «che lo spazio venga riaperto al pubblico nel più breve tempo possibile e venga destinato, proseguendo il percorso avviato, alle attività culturali, alla ricerca, alla nuova drammaturgia, al teatro, alla musica, alla danza ed alle nuove espressioni artistiche».
L'analisi del regista è dura: la presenza del Montevergini è indispensabile per Palermo, che necessita di uno spazio alternativo a quelli istituzionali, in cui poter esprimere linguaggi e proposte artistiche diverse.
Ancora, il regista fa focus sul distruttivo abbandono della struttura e su una delle sue peculiarità: il teatro è «l'unico spazio dotato di una foresteria e di luoghi idonei a consentire residenze creative e artistiche così come sperimentato con successo. Perché in città si sente bisogno di un luogo di ricerca artistica pubblico, gestito secondo parametri di qualità e professionalità».
Cento, in tutto, le firme che siglano la lettera rivolta al comune: cento firme che comprendono quella di Roberto Andò, Salvo Ficarra e Valentino Picone, Pino Caruso, Leo Gullotta, Rocco Papaleo, Isabella Ragonese, Samuel Romano dei Subsonica, Philippe Daverio, Lello Analfino, Beatrice Monroy e molti altri (visualizza qui il testo della lettera e le firme).
Si tratta anche di persone che in passato hanno reso il Nuovo Montevergini uno spazio carico di arte, musica e contemporaneità e che desiderano che Palermo torni ad avere un luogo che a tutto tondo si occupi di diffondere messaggi di bellezza, integrazione e cultura.
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