ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

"Notti Palatine", adesso anche per gli audiolesi

Per accendere un riflettore sul problema degli handicap, apre "Notti Palatine" agli audiolesi, per diffondere a pieno del nostro patrimonio

Balarm
La redazione
  • 18 settembre 2009

La Fondazione Federico II offrirà anche ai non udenti la possibilità di visitare il Palazzo dei Normanni la sera, accompagnati da personale qualificato che racconterà la storia della Cappella Palatina e degli altri ambienti che rientrano nel percorso turistico notturno nella Lingua Italiana dei Segni (LIS), al costo di un biglietto ridotto.
«Ci stiamo impegnando - ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana e della Fondazione Federico II, Francesco Cascio - per accendere un riflettore sul problema degli handicap e trovare soluzioni adeguate. Con l’apertura di "Notti palatine" agli audiolesi gli permetteremo di godere del nostro splendido patrimonio artistico e culturale. Inoltre, per le persone con disabilità motorie, entro la fine dell’anno avvieremo un progetto per rendere maggiormente accessibile il Palazzo dei Normanni».

Soddisfatti i rappresentanti dell’Ente nazionale sordi (ENS). «Si tratta di un’iniziativa di enorme valore, dirompente e innovativa - ha commentato Massimiliano Bucca, delegato dell’Ens (Ente nazionale sordi) - perché considera i sordi come cittadini uguali a tutti gli altri. I non udenti non sono ostacolati da barriere architettoniche, ma da quelle più impalpabili della comunicazione. L’integrazione per loro potrebbe essere più semplice e invece, a causa della cronica carenza di servizi, si ritrovano spesso ai margini della società». L’iniziativa, aperta a chiunque voglia partecipare (previa prenotazione), è prevista per domenica 27 settembre e poi riprenderà nel corso delle festività natalizie. «La Fondazione Federico II, con il suo impegno politico-istituzionale, oltre che culturale - ha aggiunto il direttore generale della Fondazione, Lelio Cusimano - si sta impegnando per aprire una finestra su un mondo che finora è stato un po’ troppo trascurato dal resto della società».

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI