CULTURA

HomeNewsCultura

Monastero di Santa Caterina a Palermo: apre al pubblico con due stanze inedite

Il week end dal 2 al 4 giugno, dalle 10 alle 19, apre il complesso di piazza Bellini a Palermo e oltre al chiostro sono aperte altre stanze tra cui il parlatorio

Balarm
La redazione
  • 30 maggio 2017

Particolare del Monastero di Santa Caterina

Questa volta il pubblico di cittadini e turisti potrà visitare anche, per la prima volta, il parlatorio e la cappella delle suore con la grande statua di San Domenico.

Il Monastero di Santa Caterina a piazza Bellini riapre infatti le porte alla città per il fine settimana dal 2 al 4 giugno, dando la possibilità di visitare, oltre alle due stanze appena citate e al bellissimo chiostro, la stanza della priora, la sagrestia grande, l'aula capitolare, il refettorio, la cucina e la dolceria.

Il Monastero domenicano di clausura di Santa Caterina è stato aperto per la prima volta dopo lo scorso aprile dopo 700 anni secondo la linea dell’Ufficio Beni ecclesiastici della Curia Arcivescovile di Palermo, diretto da don Giuseppe Bucaro, di restituire alla città il comprensorio.

Nei giorni di visita hanno raggiunto il convento oltre 14mila persone: costituisce infatti uno dei complessi monumentali più importanti di Palermo.

Da quando le ultime anziane monache domenicane di clausura hanno dovuto lasciarlo è rimasto inutilizzato per qualche anno. Le monache non potevano più garantire la conduzione pur continuando a essere "famose" per i dolci che producevano.
Adv
Proprio questi dolci, frutto di una antica ricetta, saranno realizzati da Casa Giuffrè e potranno essere gustati durante i giorni di apertura. Sempre in questa occasione è possibile comprare il libro "I Segreti del chiostro" di Maria Oliveri: un excursus nella storia dei monasteri palermitani che contiene le ricette di dolci e pietanze per le quali le cucine dei diversi conventi erano celebri.

Per visitare il Monastero è richiesto un contributo di 5 euro il cui ricavato è destinato agli interventi di recupero dell’edificio.

Grazie ai contributi già raccolti, è stato avviato il restauro del portale trecentesco dell’aula capitolare condotto da tecnici esperti dell’università sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI