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“Meeting Place”: videoarte a Termini Imerese

Per tre weekend Termini Imerese fa da sfondo a “Meeting Place”, rassegna di videoarte e luogo d’incontro delle diverse personalità

  • 18 agosto 2010

«Portare la videoarte fuori dai luoghi dell’arte, renderla accessibile a tutti, mostrarla nuda e cruda all’interno del vivere comune»: E’ questa l’intenzione di Carlo Cislaghi, curatore della rassegna di video dal titolo “Meeting Place”, che da venerdì 20 agosto e per tre weekend, fino a domenica 5 settembre, animerà l’estate di Termini Imerese. Si tratta di una serie di incontri ad ingresso libero tutti alle ore 20, presso i giardini del chiostro di Santa Chiara (via Garibaldi), inseriti all’interno del programma “Termini Estate” per la direzione artistica di Domenico Pellegrino.

Carlo Cislaghi opera una selezione di video con un occhio più da artista che da curatore; non vuole fare una ricognizione del panorama artistico italiano, quanto assecondare un criterio soggettivo e presentare quelle ricerche che, in qualche modo, lo hanno arricchito come artista; le immagini, i percorsi, i tentativi e le “scoperte” altrui, rimaste indelebili nella sua memoria. Aprirsi alle tematiche più varie, ricercare tra le diverse sensibilità piuttosto che raccoglierle sotto un denominatore comune, questo è l’intento del curatore interessato più a trovare le differenze che le affinità tra i tanti artisti coinvolti: da Alberto Amato, a Carlo Ferraris, da Federico Lupo, al Laboratorio Saccardi, a Ester Sparatore per citarne alcuni.

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Gli autori portano ognuno la propria esperienza non solo artistica ma anche biografica, per cui si passa dai lavori di Alberto Amato, classe 1952 o di Sandro Scalia (1959), fotografo e docente all’Accademia di belle Arti di Palermo, fino a quelli del giovanissimo Francesco Costantino, per notare che le differenze anagrafiche si trasformano in differenze esistenziali. Venerdì 20 agosto alle ore 20 aprirà la serata di proiezioni l’artista genovese Chiara Scarfò con il video “Quando”, riflessione ermetica sul proprio corpo come limite e confine dell’intimità, ma anche nascondiglio in cui rifugiarsi da una società di rapporti effimeri e, a seguire saranno proiettati i lavori di Michela Pozzi, Vittoria Frittitta, Aurelio Gurreri, Claudia di Gangi, Luana Perilli, Giuseppe Buzzotta, Laboratorio Saccardi, Federico Lupo, Sandro Scalia, Valeria Ferrante e Luna Amato.

Sabato 21 agosto sempre alle 20, ritroveremo molti nomi già presenti nella programmazione della prima serata con opere differenti e protagonisti nuovi, come Carlo Ferraris che presenta “Rotator Cuf”. Il video, che prende il nome da un muscolo della spalla, mostra l’autore intento a far ruotare attorno a sè alcuni oggetti, tra cui un megafono, che emettendo rumori crea un’atmosfera sonora ancora più suggestiva di notte facendo muovere attorno al suo corpo un lampadario acceso. In programma, tra gli altri, “La danza”di Linda Randazzo, Variazioni” di Valeria Ferrante e “Lunae” di Valentina Ferraro che chiude il secondo appuntamento.

L’ultimo incontro del primo weekend, fissato per domenica 22 agosto, si apre alle 20 con “Novia” di Chiara Scarfò, per continuare con “Videotape” di Aurelio Gurreri e “Cuore in sal(do)ovo” di Angela Viola, in cui proprio il cuore di un maiale, che spicca per la sua forte corporeità, viene ricucito con un filo doppio, simbolo forse di un’intimità violata. Seguono tra gli altri: “Un secondo al minuto” di Giuseppe Buzzotta, “Videoritratti” di Sandro Scalia, “Crisium” di Valentina Ferraro, mentre “Metropolitana” di Sara Donati conclude questo primo ciclo di proiezioni che, afferma Carlo Cislaghi, indicano strade diverse con il proposito di lasciare al pubblico delle tracce di questo percorso.

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