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Maria Grazia Cutuli, il prezzo della verità

I tre autori cercano di ricostruire la vita privata, professionale e le circostanze dell'omicidio dell'inviata del Corriere della Sera, assassinata a Kabul

  • 7 aprile 2009

Raccontare la verità, i fatti, ciò che gli occhi vedono e che le orecchie ascoltano, consumando suole di scarpe per stare in giro, dovrebbe essere il lavoro di ogni giornalista. La storia però ci ricorda che non sempre si viene ripagati per questo, anzi, troppe volte è capitato che giornalisti attenti osservatori e senza peli sulla lingua sono andati incontro alla morte.

Per questo nasce “Maria Grazia Cutuli, il prezzo della verità”, il documentario che verrà presentato mercoledì 8 aprile alle 19 all'Expa in via Alloro 97 a Palermo, in una serata, che si articolerà in diversi momenti, presentata da Rossella Puccio. I tre autori, Laura Silvia Battaglia, Matteo Scanni e Armando Trivellini cercano così di ricostruire con materiali inediti la vita privata, professionale e le circostanze dell'omicidio dell'inviata del Corriere della Sera, assassinata sulla strada per Kabul il 19 novembre 2001 da un gruppo di talebani con l'inviato di El Mundo, Julio Fuentes, e due corrispondenti dell'agenzia Reuters, l'australiano Harry Burton e l'afghano Azizullah Haidari.
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Il video vuole mettere dunque a confronto le differenti versioni dei testimoni che hanno vissuto accanto a Maria Grazia, la giornalista catanese, gli ultimi drammatici momenti prima dell'agguato. Ad intervenire, dopo la proiezione, sarà Pino Maniaci, giornalista di Telejato, più volte minacciato da vari esponenti mafiosi a causa del suo lavoro di indagine su un territorio difficile.

«Quando c'è urgenza di raccontare i fatti e la verità non si pensa ad altro, - spiega Pino Maniaci - quotidianamente mi arrivano querele, in particolare dalla distilleria Bertolino di Partinico, io le prendo, le infilo in un cassetto e vado avanti, ad occuparsene saranno gli avvocati. Io devo pensare a svolgere il mio mestiere e a raccontare alle migliaia di persone che ormai seguono il nostro Tg cosa succede. C'è sete di informazioni, e spetta ad una piccola emittente televisiva come la nostra compensare le carenze mediatiche». Così Pino Maniaci racconterà anche la sua esperienza di giornalista che nonostante i numerosi problemi, le minacce e le percosse fisiche, continua a raccontare come stanno le cose.

Concluderanno la serata i Combomastas, gruppo hip hop palermitano formato da Shorty, Secco Jones, Elia Phoks e guidata da Othello a.k.a. EddiePalermo, con la proiezione del loro video musicale "U'Tagghiamu'stu Palluni..!!?". Un appuntamento per riflettere sull'importante ruolo dell'informazione che poche volte è fatta da persone che si espongono e mettono la propria faccia rischiando giorno per giorno. Il documentario è distribuito dalla Fondazione Maria Grazia con il libro "Il cielo degli ultimi", che raccoglie gli articoli scritti per il gruppo Rcs. Per maggiori informazioni o per iscriversi e partecipare all’evento visitare facebook all’indirizzo www.facebook.com/profile.php?id=1334678597&ref=name#/event.php?eid=62550758529.
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