ARTE E ARCHITETTURA
Marcello Buffa: più reale del reale
Ancora una volta l’Arèa contenitoreartecontemporanea (Piazza Rivoluzione 1, Palermo) offre i suoi spazi ad un talentuoso artista palermitano. Questa è la volta di Marcello Buffa (1969) e della sua mostra dal titolo “Le sirene non si spiegano”, con la direzione di Marina Giordano, autrice del testo di presentazione, e di Giovanni Lo Verso, inaugurata il 7 aprile e che potrà essere visitabile fino al 15 maggio. Non appena entrerete nello spazio allestito, verrete presi alla sprovvista da questi volti più o meno grandi che sembrano chiamarvi silenziosamente, con la potenza magnetica dei loro occhi così reali. E’ grazie alla meticolosità della pittura di Buffa che ci sentiamo attratti da queste tele e ci diverte provare ad indovinare chi è il personaggio ritratto così familiare, così “presente”. Ma dopo il primo giro della stanza, ci assale un senso di stordimento, di sottile inquietudine: ci accorgiamo che dietro ad un volto ce n’è un altro, non comprendiamo il perché di titoli così ambigui (Obbligo di catene, Piove sempre sul bagnato, AQ-QZ). Questo senso di vertigine, in realtà, è tipico di una pittura marcatamente iperrealista come quella di Marcello Buffa, il quale riprende da tale filone artistico, per esempio, l’ausilio del mezzo fotografico e l’inconfondibile messa a fuoco esasperata.
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