TEATRO
Luigi Lo Cascio al Biondo con la folle gelosia di "Otello"
Al Teatro Biondo di Palermo va in scena, dal 18 al 23 marzo, la rivisitazione della tragedia shakespeariana "Otello" diretta e interpretata dall'attore Luigi Lo Cascio
Una delle tragedie più famose di William Shakespeare, "Otello" riscritto, diretto e interpretato dall'attore siciliano Luigi Lo Cascio con Vincenzo Pirrotta, va in scena per il pubblico palermitano, da martedì 18 a domenica 23 marzo, nella Sala grande del Teatro Biondo di Palermo.
Un "Otello" denso di interrogativi quello riscritto e diretto da Luigi Lo Cascio, che sceglie, per il ruolo principale, il magnetico Vincenzo Pirrotta, e riserva a sé quello di Jago, la mente tessitrice dell’inganno, ma infine vittima della sua vittima. Saltando i preamboli e l’osservanza stretta della trama di una storia universalmente conosciuta, si osservano da vicino i dubbi, le contraddizioni, le debolezze dei personaggi, la loro straziante lontananza, la loro effettiva solitudine, colta solo adesso, con sguardo retrospettivo (purtroppo non profetico, troppo tardi ormai...), in quegli esordi così dolci, quando sembravano trionfare la febbre e l’entusiasmo dei primi abbracci, delle prime confidenze, dei primi sottili e garbati tremori.
Un "Otello" scarnificato, ridotto a tre personaggi e rivisitato in chiave esistenziale, per scavare dentro l’antica e modernissima ossessione di un possesso amoroso che diventa funesto, in cui quasi sempre è la donna a soccombere e il maschio a dannarsi. Un Otello che punta al cuore della pulsione senza ritorno, che scatena la rovina. Eppure, un "Otello" più che mai fedele a Shakespeare, al suo infallibile, profondo scandagliare l’animo umano.
Una rielaborazione più che mai vicina a quel sontuoso capolavoro che irradia la propria forza da un buio nucleo pulsante: la gelosia che rode il pur magnanimo condottiero, ne accende la furia incontenibile fino alla cieca violenza, lo rende sordo a qualsivoglia supplica o ammonimento.
La rilettura di Lo Cascio distilla il grumo oscuro di un male primario, da sempre vivo tra gli uomini, follia accecante e vulnus irreparabile. Lo spettacolo è una produzione Teatro Stabile di Catania / Emilia Romagna Teatro Fondazione. Le scene e i costumi sono di Nicola Console e Alice Mangano, le musiche sono di Andrea Rocca e le luci sono di Pasquale Mari.
Gli orari degli spettacoli variano nei giorni: martedì, venerdì e sabato alle ore 21 mentre mercoledì, giovedì e domenica alle ore 17.30. Il costo del biglietto è 24 euro (intero poltrona), 16 euro (intero galleria), 20 euro (ridotto poltrona), 12 euro (ridotto galleria), 12 euro (studenti poltrona), 8 (studenti galleria).
Per informazioni chiamare il numero 091.7434301 Il botteghino del teatro si trova in via Roma 258 a Palermo ed è aperto dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, la domenica dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per informazioni chiamare il numero 091.7434341 o visitare il sito web del Teatro Biondo. .
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