MUSICA
La passione della Bohème al Teatro Massimo
Dal 15 al 27 febbraio, il Teatro Massimo di Palermo proporrà al suo pubblico la “La bohème”, capolavoro di Giacomo Puccini (1858-1924), con la regia di Giuseppe Patroni Griffi, scene e costumi di Aldo Terlizzier ma nello stesso allestimento che venne concepito per la prima rappresentazione assoluta al Teatro Regio di Torino, l’1 febbraio del 1896, con un ventinovenne Arturo Toscanini sul podio. Sul versante musicale avremo Donato Renzetti che dirigerà Orchestra, coro e coro di voci bianche del Teatro Massimo, Hasmik Papian nel ruolo principale di Mimì, mentre Walter Fraccaro sarà Rodolfo e Donata D’Annunzi Lombardi interpreterà Musetta. Insieme a loro, in scena, Marzio Giossi (Schaunard), Giuseppe Riva (Benoit/Alcindoro), Domenico Balzani (Marcello), Enzo Capuano (Colline). Il pubblico che avesse malauguratamente disertato la recente proposta dell’ente lirico palermitano – il bell’allestimento del Pelléas et Mélisande di Claude Debussy – sarà senz’altro attirato dal titolo del grande repertorio italiano, ma la proposta si presenta interessante proprio sul piano musicale, in quanto forte di una direzione collaudatissima e molto fortunata, ma anche di una protagonista, l’armena Hasmik Papian, che in Europa e altrove ha riscosso successi lusinghieri in ruoli diversissimi di soprano lirico e drammatico da Mussorgsky e Cajchovsky a Mozart e a Verdi, fino alla vocalità impervia e oggi rarissima di Norma nel capolavoro belliniano.
Quando, dunque, nel 1896, andò in scena “La bohème”, grande fu l’attesa per il nuovo titolo, e certo l’ambientazione francese, frutto della riduzione di “Scènes de la vie de bohème” – un romanzo di Henri Murger adattato ad opera dei librettisti Giacosa e Illica – ben evocava un’atmosfera dove scapigliatura (bohème, appunto) e passione romantica si incontrano creando uno stile unico e riconoscibilissimo. Tra amore e consunzione, tra giovinezza e morte si dispiega così l’amore tra il poeta Rodolfo e la giovane Mimì, nell’universo panoramico e periferico di una Parigi notturna vissuta ma non davvero abitata da animi inquieti e sognanti. L’orchestrazione e la timbrica orchestrale in Puccini sono ricchissime, sontuoso l’incastro di voci e di melodie già singolarmente orecchiabili ma non banali, in bilico costante tra la suggestione della musica e la tensione drammatica di un declamato sensibile e spontaneo. La Bohème attende il suo numeroso e affezionatissimo pubblico martedì 15 febbraio alle ore 20.30, mentre già dal giorno dopo a orari diversi e fino al 27 febbraio sono previste recite giornaliere con tre cast che si alterneranno completamente. Per informazioni su turno, orari e disponibilità di posti, chiamare il Teatro Massimo al numero 091.6053111. Per informazioni sull’attuale stagione di Opera e balletti si può poi consultare il sito internet www.teatromassimo.it.
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