JT, torbide e interessanti promesse

Band: jt
Titolo: Demo 2004
Anno: 2004
Etichetta: CMT

Divertente il fotomontaggio in copertina, sul cui sfondo campeggia Pierce Brosnan versione 007, probabilmente immortalato da Madame Tussaud’s a Londra, con in primo piano i due componenti dei jt, Fabrizio Clemenza (voce, chitarra, synth, loops) e Giovanni Reitano (loops), in stile spy story. E’ solo l’antipasto, però, di questo "Demo 2004" del duo palermitano, quattro tracce pubblicate per la piccola etichetta milanese CMT (Chewing Magnetic Tapes), che produrrà anche il loro album ufficiale. L’approdo in una casa discografica arriva per i jt dopo alcuni lavori casalinghi e una carriera che nel corso degli anni si è snodata attraverso numerose esperienze di rock alternativo a Palermo.

Si parte con "Sweet Pig", un titolo che è quasi una dichiarazione d’intenti, dato che la chitarra è una ripresa poco meno che calligrafica di "Sweet Jane", mentre il resto della canzone è filtrata attraverso quel liquido torbido chiamato My Bloody Valentine. L’ombra dei Velvet Underground è presente anche nel secondo pezzo, la ballata "Tits and Records", e non è un caso che uno dei gruppi nel quale hanno militato Clemenza e Reitano si chiamasse Sunday Morning. Si tratta comunque di atmosfere e riferimenti che permeano tutto il lavoro, in cui non mancano accenni d’ascendenza teutonica, e che emergono anche nelle altre due canzoni, "Cut Copy Paste" e "Julin", nei quali l’elettronica, le tastiere e i synth, pur essendo in primo piano, si fondono bene con le parti di chitarra, senza risultare invasivi.
La voce non è quella di Nico, e nessuno dei due jt sarà Lou Reed, ma questo demo è comunque piacevole all’ascolto e pur ricalcando abbastanza fedelmente certi modelli (non è detto, tra l’altro, che la cosa in sé sia un difetto), ci sono idee sviluppate in modo interessante. Il solo fatto di emergere dal magma indistinto delle produzioni del sottobosco musicale, di questi tempi, è un buon segno.