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"In Cross", l'arte dei suoni e dei segni

Balarm
La redazione
  • 2 aprile 2007

Si è inaugurata venerdì 30 marzo presso lo spazio Ducrot ai Cantieri Culturali alla Zisa di via Paolo Gili 4, a Palermo la doppia personale di Antonio Di Mino e Giovanni Sollima, dal titolo “In Cross, linee di canto”, che sarà visitabile ad ingresso libero fino al 15 aprile, da martedì a domenica, dalle ore 9,30 alle ore 19. La mostra, curata da Giusi Diana per il ciclo “Ierofanie Contemporanee”, indaga il cross-over tra arti visive e musica, nonché le pratiche sperimentali attinenti ad un ambito artistico in crescente evoluzione denominato “Sound Art”, e lo fa attraverso un dialogo parallelo, quello sviluppato dai dipinti di Antonio di Mino (giovane pittore che ha già alle sue spalle una interessante carriera espositiva) e le installazioni sonore site specific di Giovanni Sollima (compositore e performer, indiscusso protagonista della scena musicale internazionale), che arricchiscono con questa ulteriore tappa il sodalizio artistico che li vede già da alcuni anni collaborare a progetti multimediali che uniscono ad un medium tradizionale come la pittura, le installazioni sonore ad alta densità tecnologica di Sollima.
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Così Giusi Diana nel testo in catalogo interpreta il valore della collaborazione tra questi due diversi artisti e il valore dell’unione delle rispettive opere: “La discrasia tra l’immaterialità del suono e la forte matericità della pittura ad olio, unita all’impiego “caldo” della tecnologia applicata ad un medium tradizionale, costituisce la vera sorpresa di questa inedita collaborazione che si delinea sempre più come l’opera di un collettivo”. L’ex spazio industriale dei Cantieri a fare da contrappunto ai dipinti di Antonio Di Mino, (cinque tele “[B] III, IV,V,VI e VII” di 2 metri per 1,40 e un grande trittico “Grid” di 2 metri per 4,20), ospiterà anche quattro installazioni sonore di Sollima, realizzate con 28 diffusori acustici di riuso (parti di impianti stereo e speakers di automobili) che giocano con l’idea del relitto tecnologico riciclato e artisticamente sublimato, e prevedono l’utilizzo di strumentazione elettronica.

Una composizione musicale per pianoforte appositamente pensata per l’evento verrà mixata a elementi extramusicali come, voci di strada, rumori etc. plasmando polifonicamente lo spazio dei Cantieri in una grande opera sonora ambientale. In mostra anche dei video girati dagli artisti nel Cretto di Burri e tra i ruderi della chiesa di Gibellina nuova, progettata da Ludovico Quaroni. La mostra accompagnata da un catalogo con testi di Luca Beatrice e Giusi Diana è stata concepita come momento conclusivo della rassegna d’arte contemporanea “Ierofanie Contemporanee”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.
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