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Il Re Lear di Collovà di scena al Malaspina

Balarm
La redazione
  • 5 dicembre 2007

Il Palermo Teatro Festival esce dal “suo” teatro per portare il teatro ed il pubblico all’interno dell’Istituto Penitenziario Minorile di Palermo. Grazie a questo particolare progetto della Cooperativa Dioniso e delle Officine Ouragan, nell’ambito del Progetto Equal – IPM di Scena, il Festival ancora una volta torna a porre attenzione al valore sociale che il teatro può e spesso deve avere. E lo farà da martedì 12 a sabato 15 dicembre, alle 21.15, al teatro Polis dell’IPM Malaspina di Palermo, con lo spettacolo "Quel che resta del mio regno", un viaggio attraverso il Re Lear di Shakespeare visto da Claudio Collovà, apprezzato regista teatrale nel panorama nazionale della ricerca. Lo spettacolo, che chiude la terza edizione del Palermo Teatro Festival, è stato presentato a luglio sottoforma di studio. Il lavoro è frutto di due anni di laboratori tecnici di scenografia e sartoria, recitazione, movimento e training fisico, tenuti, questi ultimi, dal regista, dalla coreografa Alessandra Luberti e dai musicisti-attori Giacco Pojero e Nino Vetri.

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In "Quel che resta del mio regno", il Re Lear di Claudio Collovà è un padre stanco e desideroso di approdo che ha messo in commedia la sua tragedia, disputando la sua esistenza con una famiglia numerosa e ribelle, poco incline al rispetto per l’assurda decisione di smembrare ciò che si possiede. Nel teatro visionario e magico di Collovà, Cordelia, Gonerilla e Regana si moltiplicano in una moltitudine di figli che tramano per avere la parte migliore del regno, professando un amore dettato dall’interesse: l’eredità diventa testamento e scontenta tutti, genera tempeste e morte e capovolge il mondo. L’ingresso è libero per ottanta spettatori al giorno. Per assistere allo spettacolo è obbligatoria la prenotazione al numero 091.6124314.

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