MUSICA
Il progetto oscuro di Miss Violetta Beauregarde
Un concerto sicuramente "controverso" quello che vedrà Miss Violetta Beauregarde sul palco dei Candelai di Palermo (via Candelai 75) giovedì 30 marzo. Violetta è nata in Svizzera ma è italiana; nel 2004, dopo aver comprato una tastiera giocattolo per dieci euro e qualche effetto per chitarra, ha deciso di iniziare a "farsi sentire". Il suo è un techno-punk fuori da ogni regola e di difficile classificazione, infatti usa la strumentazione a sua disposizione per creare rumore elettronico. Il suo disco d’esordio "Evidentemente non abito a San Francisco" è mezz’ora di "beat drum’n’bass punk" su cui le urla di Violetta si confondono coi rumori. Suoni a casaccio, grida di rancore, il suo sound colpisce come un pugno allo stomaco ed è veramente difficile riuscire ad ascoltare più di due pezzi in sequenza. A maggio 2006 è prevista l’uscita del suo nuovo lavoro con l’etichetta Temporary Residence Ltd. dal titolo "Odi profanum vulgus et arceo".
Ancora più interessante sono i trascorsi di Miss Violetta. Per chi non lo sapesse, la rumorosa e aggressiva performer è conosciuta anche e sopratutto come ex "suicide girl", movimento che sta facendo letteralmente impazzire buona parte della popolazione maschile. "Suicide girls" è un sito che raccoglie foto softcore di ragazze "controcorrente", che amano la musica punk, gotica e metal e che il più delle volte presentano numerosi piercing e tatuaggi: dietro congruo pagamento, è possibile la "visione" di queste ragazze non necessariamente "belle", ma sicuramente "dannate". Dopo la rottura col sito perché diventato troppo "commerciale", vomitando pesantissime accuse dal suo blog personale (http://heidi666.splinder.com) in risposta ad un articolo di Fabio De Luca comparso su Repubblica XL, dove il giornalista denunciava la finzione di tale divorzio – la signorina risulterebbe infatti ancora regolarmente stipendiata da www.suicidegirls.com –, Violetta, con la sua consueta virulenza, ha dichiarato: «È cosa nota e assodata che una discreta fetta della categoria dei giornalisti musicali [...] non essendo capaci di compiere una determinata attività, solgono disquisirne, male, con uno stile farcito di velleità frustrate, con supponenza, livore, gratuità, ricerca spasmodica dell’hype e della leccata di culo alla chiappa del momento». Attenzione, quindi, a non farla incavolare!
Ancora più interessante sono i trascorsi di Miss Violetta. Per chi non lo sapesse, la rumorosa e aggressiva performer è conosciuta anche e sopratutto come ex "suicide girl", movimento che sta facendo letteralmente impazzire buona parte della popolazione maschile. "Suicide girls" è un sito che raccoglie foto softcore di ragazze "controcorrente", che amano la musica punk, gotica e metal e che il più delle volte presentano numerosi piercing e tatuaggi: dietro congruo pagamento, è possibile la "visione" di queste ragazze non necessariamente "belle", ma sicuramente "dannate". Dopo la rottura col sito perché diventato troppo "commerciale", vomitando pesantissime accuse dal suo blog personale (http://heidi666.splinder.com) in risposta ad un articolo di Fabio De Luca comparso su Repubblica XL, dove il giornalista denunciava la finzione di tale divorzio – la signorina risulterebbe infatti ancora regolarmente stipendiata da www.suicidegirls.com –, Violetta, con la sua consueta virulenza, ha dichiarato: «È cosa nota e assodata che una discreta fetta della categoria dei giornalisti musicali [...] non essendo capaci di compiere una determinata attività, solgono disquisirne, male, con uno stile farcito di velleità frustrate, con supponenza, livore, gratuità, ricerca spasmodica dell’hype e della leccata di culo alla chiappa del momento». Attenzione, quindi, a non farla incavolare!
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