SPORT
Il Palermo torna a fare risultato
Campionato, nona giornata, mercoledì 26 ottobre 2005, Palermo-Lecce 3-0 Campionato, decima giornata, domenica 30 ottobre 2005, Udinese-Palermo 0-0
Tabellino
PALERMO (4-4-2): M. Andujar, C. Zaccardo, A. Barzagli, C. Terlizzi, F. Grosso, M. Santana (36' st Ferri), M. Mutarelli, E. Corini, M. Bonanni (23' st Gonzalez), S. Makinwa (14' st Barone), A. Caracciolo. A disp.: N. Santoni, S. Pepe, P. Codrea, L. Rinaudo. All: Luigi Del Neri.
LECCE (4-2-3-1): V. Sicignano, M. Cassetti, M. Pecorari, L. Stovini, G. Abruzzese, G. Delvecchio (38' st Pellè), C. Ledesma, A. Konan (29' st Angelo), A. Eremenko (16' st Cozzolino), A. Pinardi, M. Vucinic. A disp.: F. Benussi, S. Diamoutene, M. Angelo, G. Cozzolino, J. Valdes, F. Marianini, G. Pellè. All: Silvio Baldini.
Marcatori: 35’ pt M. Bonanni, 17’ st M. Mutarelli, 46’ st M. Ferri.
Ammoniti: C. Terlizzi (P), C. Zaccardo (P), L. Stovini, M. Vucinic, M. Cassetti.
Espulsi: E. Corini (P).
Arbitro: Christian Brighi (Cesena).
Il Palermo torna a vincere dopo 4 giornate e lo fa contro il Lecce, squadra degli ex Baldini e Sicignano, ultimo in classifica. La partita è preceduta dal batti e ribatti tra Zamparini e Del Neri, relativamente alla questione del portiere: il presidente ha consigliato a Del Neri di concedere a Santoni qualche turno di riposo; l’allenatore ha risposto che i consigli di Zamparini sono preziosi ma che l’ultima decisione spetta a lui. Alla fine in campo ci va il giovane Andujar, arrivato questa estate per fare il terzo portiere, e Santoni scoppia in lacrime. Gli occhi degli spettatori sono tutti puntati su di lui ed ogni intervento, anche il più semplice, viene sottolineato da applausi. È comunque il Lecce a fare la partita nei primi minuti, spinto anche dalla forza della disperazione. Più di una volta i pugliesi si fanno vivi dalle parti di Andujar che, grazie alle sue uscite, riesce a bloccare le azioni sul nascere. Ma il pubblico rosanero si infiamma quando al 25’, dopo un disimpegno errato della difesa, Andujar si avventa su Vucinic lanciato a rete, togliendogli letteralmente la palla dai piedi. A questo punto è più che evidente che quei patemi d’animo, provocati da ogni singola azione degli avversari, possono essere considerati un lontano ricordo e finalmente il Palermo reagisce.
Tabellino
UDINESE (3-5-2): M. De Sanctis, V. Bertotto, N. Sensini, D. Felipe, M. Motta, L. Vidigal (30' st Pinzi), C. Obodo, S. Mauri, S. Muntari, F. Rossini (7' st Iaquinta), A. Di Natale (27' st Di Michele). A disp.: G. Paoletti, D. Zenoni, V. Iaquinta, G. Pinzi, D. Di Michele, V. Candela, T. Juarez. All: Serse Cosmi.
PALERMO (4-4-2): M. Andujar, C. Zaccardo, L. Rinaudo, A. Barzagli, F. Grosso, M. Santana, S. Barone, M. Mutarelli, M. Bonanni (46' st Codrea), F. Brienza (37' st Gonzalez), A. Caracciolo (22' st Makinwa). A disp.: N. Santoni, S. Masiello, K. Conteh, M. Ferri. All: Luigi Del Neri.
Ammoniti: M. Gonzalez (P), M. Mutarelli (P), D. Felipe, S. Muntari.
Arbitro: Pasquale Rodomonti (Roma).
Brutto pareggio quello tra Udinese e Palermo (primo risultato a reti inviolate per i rosanero) nel posticipo di campionato della decima giornata. Un risultato alla fine giusto per una gara molto equilibrata che non ha registrato poche azioni rilevanti ed un gioco pressoché inesistente. Il Palermo, privo di Corini squalificato, risente molto della sua assenza anche perché Codrea, considerato il suo naturale sostituto, resta in panchina. Del Neri difatti schiera a centrocampo la coppia Mutarelli Barone e i due incontristi, pur giocando una buona gara, non hanno nelle loro caratteristiche la creazione del gioco. In avanti invece gioca Brienza al posto di Makinwa, ultimamente sottotono. Eppure l’assenza del nigeriano si fa sentire perché Caracciolo è troppo solo in avanti, non riceve palloni giocabili ed è spesso costretto a tornare indietro per farsi servire dai compagni. Brivido al 35’ quando Felipe mette il pallone alle spalle si Andujar. L’arbitro però annulla giustamente la rete per un fallo sul portiere rosanero. Nella ripresa entra Codrea, la gara sembra animarsi ma è solo un fuoco di paglia, perché ben presto riprende il ritmo lento e blando del primo tempo. Le uniche azioni pericolose sono tiri dal limite che finiscono o alti o facile preda dei portieri. Finisce così 0-0, tra la noia mortale degli spettatori. È la seconda partita consecutiva in cui il Palermo non solo non subisce reti, ma ha mostrato segnali più che positivi in difesa. E questo è sicuramente un dato da non sottovalutare.
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