TEATRO
Il Palermo Teatro Festival si fa in tre
L’intensa rassegna teatrale che sta animando a ritmo serrato il panorama culturale palermitano, e con meritato successo, nel suggestivo spazio Nuovo Montevergini, nel complesso di Santa Maria di Montevergini a Palermo, continua con un’altra triade di spettacoli. Il primo ad andare in scena, il 20 e 21 ottobre, è “Pane Nero”, adattamento e regia del palermitano Giuseppe La Licata, liberamente ispirato a “Le pareti della solitudine” di Tahar Ben Jelloun e alle poesie di Lucio Piccolo con Filippo Luna (voce fuori campo di Marta Miceli, video di Giuseppe Zimmardi, assistente alla regia Elisabetta Giacone e tecnico audio e luci Roberto Spicuzza). Il lavoro, ispirato dall’esperienza diretta di Tahar Ben Jelloun come psicologo in un centro di medicina a Parigi, racconta il mondo interiore di un immigrato, con struggente delicatezza poetica, perfettamente incarnata nella forte espressività di Luna, intenso interprete. Tra i piccoli oggetti che ne popolano il mondo di estrema miseria, l’uomo vive in un delirio di sogno, con l’immagine di una donna che ne rappresenta l’estrema rivolta dell’anima sulla soglia della follia. Si procede quindi il 22 e 23 ottobre con “Deposito bagagli”, testo e regia di Sabrina Petyx (con Caterina Marcianò, Marzia Messina, Domingo Norfo e Francesco Teresi, scena e costumi di Fabrizio Ruffino, allestimento di Giuseppe Cutino e luci di Marcello D’agostino), una produzione M’arte Movimenti d’arte. Si tratta di uno spettacolo che narra di due storie analoghe che hanno tanto in comune: luogo, tempo, condizione, oggetti passati di mano in mano da una storia all’altra, da una vita all’altra.
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