SPORT
Il Palermo punta tutto sul secondo posto
Finalmente spazio al campo. Non ne potevamo più di calcio sparlato tra un panettone e l’altro, tra un brindisi ed un’occchiata d’invidia ad altri campionati esteri in corso, di trattative convulse di mercato in mezzo ad uno stop inspiegabile del campionato di ben tre settimane. Si è ripreso e si è terminato con il nuovo tormentone del momento: Andrea Caracciolo. Come una hit estiva ed incessante, il buon Andrea spopola tra i tifosi del Palermo. Segnerà o resterà a secco, sostituirà degnamente Amauri o andrà via? Andrea Caracciolo da Milano ha segnato ed ha anche giocato una partita all’altezza dei suoi trascorsi bresciani, quando un certo Marcello Lippi lo incoronò come futuro centravanti della nazionale azzurra. Francamente siamo stanchi di portarci dietro un tormentone simile e vorremmo cambiare disco. Basterà ricordare che di domenica in domenica accresce il nostro vantaggio sulla quinta in classifica? Basterà ricordare che potremmo anche raggiungere un inaspettato secondo posto? Basterà ricordare che il campionato in corso è il più sensazionale dell’intera storia calcistica palermitana? Ecco il punto: se ad un certo momento tutti quanti cominciassimo a guardare solo il colore della maglia e l’impegno profuso da chi la indossa certamente avremmo già fatto un grande salto di qualità.
Si parla di Matusiak, centravanti della nazionale polacca, e di Kuzmanovic giovane regista del Basilea. Su questi nomi rimaniamo scettici e non tanto per il valore dei giocatori in questione ma per il doveroso pedaggio che uno straniero deve pagare per l’adattamento al campionato italiano. In questa settimana si è parlato di regole e statuto in FIGC ed allora imponiamo una regola: aboliamo un assurdo mercato riparazione lungo un mese per riportarlo ad una sola settimana come qualche anno fa. Si eviterebbero chiacchiere e stranezze, tipo giocatori che si ritrovano a giocare partite a maglie invertite o contro squadre affrontate appena qualche settimana addietro con un’altra maglia. Si eviterebbero chiacchiere e conseguenti distrazioni inutili e si toglierebbero di mezzo i soliti “affaristi da strapazzo”. Già che siamo in tema riportiamo il campionato a 18 squadre senza soste lunghe e turni infrasettimanali. Non sempre il nuovo che avanza è un bene.
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