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Il libro di Natale: consigli per gli acquisti

Una guida agli acquisti che cerca di soddisfare i palati fini ma anche chi non ha eccessiva confidenza con il mondo editoriale

  • 19 dicembre 2003

Com’è difficile regalare un libro! Anzitutto bisogna augurarsi che il destinatario lo legga e non lo riponga semplicemente in un angolo o peggio lo usi come oggetto di arredamento. Poi, una volta letto, c’è da sperare che abbia incontrato il suo gusto, la sua sensibilità, abbia toccato le sue corde più intime. Insomma fare centro non è cosa facile. Aggiungiamo che scegliere in mezzo agli scaffali sovraccarichi di novità è impresa da far venire la pelle d’oca anche ai cosiddetti lettori forti. Il libro, però, ha alcuni vantaggi che altri prodotti non hanno: ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche (e con i tempi che corrono non è poco), non passa mai di moda e resiste imperterrito di fronte agli assalti dei telefonini ultimo grido e dei personal computer superaccessoriati. Quella che segue è una guida agli acquisti che cerca di soddisfare i palati fini ma anche chi non ha eccessiva confidenza con il mondo editoriale, coloro che nei sondaggi d’opinione vengono definiti “lettori medi”.

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Da 5 a 10 euro. Il classico “pensierino”. Su tutti il delizioso apologo di Eric-Emmanuel Schmitt “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” (e/o, 9,50 €) da cui è stato tratto il film con protagonista Omar Sharif: una bellissima storia di amicizia tra un ragazzino e un droghiere arabo nella Parigi dei boulevard e dei quartierini a luci rosse. Un confronto, senza luoghi comuni, tra culture diverse e uno stile senza fronzoli per un libro che si legge d’un fiato. Consigliato a tutti, anche ai ragazzi che non si lasciano affascinare dalle Melisse di turno. Riferimenti al cinema ma soprattutto alla vita quotidiana dei siciliani emigrati negli Usa nel gustoso “Bruculinu America” di Vincent Schiavelli (Sellerio, 9 €), noto attore caratterista e cuoco raffinato originario di Polizzi Generosa.
Episodi minimi di gente comune ed, alla fine, ricette culinarie per respirare meglio il clima di quegli anni trascorsi ma non lontani in cui molti isolani partivano per cercare fortuna e denaro oltre oceano. Per i curiosi, i sognatori e gli intraprendenti.

Si rimane in Sicilia scegliendo i libri alquanto singolari di un avvocato palermitano con il vizio della scrittura breve e precisa. Parliamo di Sergio Toscano e dei suoi tre lavori pubblicati dalla coraggiosa casa editrice Perapp di Gaetano Testa: “Tempo residuo a Palermo, Il museo degli oggetti” e il recentissimo “Diario palermitano” (tutti 5,16 €). Toscano scrive come se tenesse una telecamera a spalla. Registra particolari, descrive luoghi, soffre per i rumori crescenti del “Villaggio Libertà” e per i danni causati dalla globalizzazione. Nei suoi libri c’è la Palermo che resiste. Li suggeriamo agli anticonformisti e agli amanti delle passeggiate per i luoghi meno turistici della città.

Dalla Russia infine segnaliamo la verve e l’ironia di Sergej Dovlatov (purtroppo scomparso nel 1990) e dei suoi libri tradotti in italiano da Sellerio. Due esempi? “La valigia” e “Noialtri” (entrambi 7,75 €): nel primo l’autore racconta la storia della sua partenza dalla Russia per l’America a partire dagli oggetti che decide di portare con sé; nel secondo riunisce in un ideale abbraccio alcuni dei familiari, degli amici e colleghi di lavoro più cari, persino il cane di famiglia con un ritratto commovente. Il tutto condito da un ritmo narrativo agile e ricco di dialoghi. Ottimo per chi è dotato di senso dell’umorismo e per tutti gli smaliziati. Alla prossima puntata con altre proposte per tutte le tasche.

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