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Il Crocifisso di Michelangelo arriva a Palermo

Il piccolo Cristo di Michelangelo, ricavato da un unico blocco di legno di tiglio, lungo 41 centimetri e largo poco meno, ha una muscolatura fedele alla realtà

Balarm
La redazione
  • 23 marzo 2009

Dopo la mostra alla Camera dei Deputati e dopo una tappa al Museo Pepoli di Trapani, arriva a Palermo il celebre Crocifisso in legno di tiglio di Michelangelo Buonarroti, in mostra fino a sabato 4 aprile alla Galleria d’arte moderna (piazza Sant’Anna 21). L’esposizione, ad ingresso libero, sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9.30 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 17.30.

«La destinazione del Crocifisso - ha detto Salvatore Nastasi, capo di gabinetto del ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi - è al Museo Bargello di Firenze dove sono conservate altre opere di Michelangelo. Prima, però, il ministro Bondi ha voluto che questo Crocifisso fosse portato in diverse città italiane, partendo dal Sud. La prima tappa è stata Trapani e adesso Palermo. Dal 5 aprile, il Crocifisso sarà a Milano e quindi, a Napoli».

Il Crocifisso era un’immagine sacra molto diffusa nella Firenze tra il Quattrocento e il Cinquecento e aveva introdotto nell’arte il motivo della perfetta proporzione umana, espressa attraverso il corpo maschile nudo. Il piccolo Cristo in legno di tiglio (lungo 41 centimetri e largo poco meno) possiede dunque, caratteristiche che lo fanno attribuire a Michelangelo. La struttura e la muscolatura rispondono ad una fedeltà anatomica impressionante, mentre le proporzioni del corpo appaiono allungate.
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Tutto ciò, si ritrova in un altro Crocifisso in legno dell’artista: quello assai più grande, (alto 139 cm e largo 135), conservato nella chiesa del Santo Spirito a Firenze. Negli anni 1492-95, Michelangelo infatti potrebbe aver eseguito anche Crocifissi di piccole dimensioni, come si faceva in diverse botteghe fiorentine. La figura del piccolo Cristo in croce è ricavata da un blocco di legno formato da pezzi incollati.

Un piccolo cuneo, inserito nella parte sinistra della testa, serve ad accentuarne l’estrema inclinazione: un originale ripensamento strutturale che lo rende più veritiero. Il corpo è nudo, privo del perizoma, che sicuramente in origine lo copriva intorno ai fianchi, forse (come si usava) una striscia di tela dipinta e irrigidita da amido o gesso. «È un evento importante che inserisce la nostra Galleria d’arte moderna nel circuito internazionale dei grandi eventi artistici - dice il sindaco di Palermo, Diego Cammarata - ma anche un’occasione unica per i palermitani e per i molti turisti presenti in città per ammirare un’opera di straordinario interesse artistico».Per maggiori informazioni è comunque possibile chiamare al numero 091.8431605.
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