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“Il Canto del Sole” per continuare a sperare

  • 5 agosto 2004

Voce, percussioni, chitarra, fiati, contrabbasso, semplici strumenti acustici per evocare emozioni forti ed atmosfere suggestive: questo lo spettacolo “Il Canto del Sole”, più di un semplice concerto, che Lucina Lanzara si appresta a rappresentare sabato 7 agosto all’Ex Noviziato dei Crociferi nella Chiesa di San Mattia (via Torremuzza a Palermo, ore 21.30, ingresso libero). E per accrescere la suggestività delle atmosfere e dei temi trattati, ulteriore strumento di questa particolare versione dello spettacolo – già rappresentato in contesti diversi con buon successo di pubblico e critica – sarà dato dal reverbero che il luogo produce naturalmente, che diviene così parte integrante della composizione, contribuendo a rimodulare melodie e sonorità e ad aumentare il carattere mistico ed onirico della rappresentazione. Accompagnata quindi dall’eco della location, nonché da Salvo Compagno e Rosario Punzo alle percussioni, Massimo Sigillò Massara alla chitarra ed alle voci con Vincenzo Biondo, Benedetto Basile al flauto traverso, Vivi Lanzara alla melodica e Giampiero La Malfa al contrabbasso, l’artista palermitana ma romana di nascita racconta in questo spettacolo da lei scritto, diretto ed interpretato, le vessazioni del mondo attuale, nel contrasto fra la prospettiva terrena del “tempo di sempre” e quella universale e meta-terrena del Sole.

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E’ infatti il Sole ad assistere impassibile agli errori umani, alle brutture del mondo, e sembra nell’ispirazione di questo spettacolo di rileggere i versi del siciliano Salvatore Quasimodo, “Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo”: il Sole, in una allegorica personificazione, si sorprende della follia umana e del susseguirsi di tragici eventi. Scritto a margine dello scoppio della guerra in Iraq, la performance musicale si apre proprio con il “Canto del Sole” che inneggia alla preziosità delle piccole cose della vita, spesso date per scontate nella loro normale quotidianità, ma senza le quali non riusciremmo a vivere. Eppure la stoltezza dell’uomo irrompe nella sacralità di una scena di vita quotidiana, quella di una madre che canta la ninna-nanna al proprio piccolo, violata dall’esplosione di una bomba che riporta alla Baghdad del 2003, ma che con i suoi pianti, le sue grida, i lamenti, la disperazione, potrebbe essere la Bosnia, il Congo, l’Afghanistan.

La disperazione di Aziz che a 13 anni perde l’intera famiglia e si ritrova il corpo mutilato, affidata ad un’aria cinquecentesca di Scarlatti; il lamento di una vedova che celebra il perduto “principe leggero”… e a seguire Amazing Grace e We Shall Overcome, per invocare la grazia divina e celebrare la riconquista della Pace nella fratellanza, unica vera salvezza per l’uomo del mondo moderno, per finire ancora con un “Canto del Sole” come messaggio di speranza. Il “Canto del Sole” è uno spettacolo interculturale, evocativo, al di là dei normali schemi musicali, che si avvale di una formazione attraverso cui la sensibile autrice, padrona di un genere musicale che spazia fra pop, folk ed intrusioni orientali, nonché jazz e blues, ha modo di esprimere al meglio la propria intensa e versatile vocalità. In via di registrazione il cd dello spettacolo, con arrangiamenti per voce sola, percussioni, coro e strumenti etnici che il 30 agosto verrà presentato al Teatro San Barnaba di Valderice. Esibitasi in formazioni classiche e sperimentali nelle principali città italiane, l’artista palermitana ha partecipato all’Accademia di Sanremo ed al Festival di Castrocaro, ed è stata ospite in trasmissioni di rilievo sulle reti Rai.

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