ARTE E ARCHITETTURA
I Miti pop nelle opere di Warhol e Rotella
Era il periodo a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quando, dall’Inghilterra agli Stati Uniti, nacque e si espanse il fenomeno della Pop Art, intesa come sguardo sul mondo delle immagini proprie di una società economicamente in crescita, consumista, massificata, popular, appunto. Dopo la sua nascita nel Regno Unito, è negli Usa che la Pop Art esplode come fenomeno di presa d’atto dell’iconografia dei tempi moderni, di registrazione indifferente e vagamente ironica delle tipiche manifestazioni del mondo contemporaneo: la pubblicità, lo star system, i fumetti, i grandi manifesti pubblicitari, la Coca Cola e la zuppa in scatola. Il più celebre e celebrato artista Pop, Andrew Warhol, meglio noto come Andy Warhol, è uno dei due protagonisti dell’interessante mostra “Rotella Warhol Pop a confronto. Serigrafie e opere uniche di due maestri della Pop Art internazionale”, allestita alla Galleria ArkadhiA Arte Contemporanea fino al 30 aprile (via Dante 17, visitabile dal lunedì al sabato, orari 10.00-13.00/16.00-20.00, telefono 091.585014).
Le opere di Warhol e Rotella dialogano con grande efficacia nel percorso espositivo della mostra, allestita con nitidezza ed eleganza; ciò non riguarda però soltanto la scelta dei soggetti, come la ricorrente Marilyn Monroe, protagonista sia di molte serigrafie del primo sia di numerosi manifesti lacerati del secondo – spicca, tra gli altri, quello intitolato L’Icona – ma anche la riduzione di questi personaggi del mondo del cinema, delle fabbriche dei sogni per eccellenza, Hollywood e Cinecittà, a simboli, proiezioni di una società che fissa, altera, raggela i suoi eroi fino a farli diventare uno dei tanti miti-oggetto della sua imagerie collettiva.
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