MUSICA
I Candelai fanno tris: Amari, Nicola Conte e La Camera Migliore
Tre giorni di fuoco per "I Candelai" di Palermo (via Candelai 65) nel week-end lungo, tre appuntamenti musicali di grande rilievo che spaziano tra vari generi. Si parte giovedì 16 con gli Amari per "IndieXplosion", la rassegna di suoni e culture indipendenti. Il gruppo udinese è dedito a quello che loro stessi amano definire "pop sbagliato". La loro musica è più un hip hop tormentato, caratterizzato da suoni che ricordano molto le musichette martellanti dei videogiochi Nintendo. Giunta al suo quarto lavoro (senza dimenticare che hanno vinto anche l’edizione 2000 di Arezzo Wave), dall’altisonante titolo "Grand Master Mogol", la band nata dai due acerbi rapper, Pasta e Dariella, può finalmente dire di aver centrato il punto: di pop sbagliato si parla e pop sbagliato si ascolta, se poi porta il nome del gran Maestro autore dei testi di Battisti, tanto di guadagnato poiché raggiunge quasi la perfezione. Non si sta parlando, però, della solita band con gli strumenti giocattolo che fa tanto "intimo", ma di una specie di droga sonora con un punto di partenza tendenzialmente simile al passato ("Bolognina revolution" e "Conoscere gente sul treno") e un punto d’arrivo totalmente diverso. Hip hop da videogioco nell’estetica dell’ozio quotidiano, ovvero l’arte di raccontare storie perfette.
Il tour de force dei concerti live si chiude sabato 18 con La Camera Migliore (ingresso 5 euro, gratuito per i soci Candelai), la band scoperta e prodotta dalla "Due Parole Records" di Carmen Consoli. La formazione toscana ad ottobre ha dato alla luce il suo secondo lavoro discografico: "Cari Miei". Dopo un esordio molto convincente (anche se a tratti la voce di Georgia Costanzo, cantante del gruppo, è un po’ troppo simile a quella della "cantantessa" Consoli) con un misto tra pezzi ruvidi e rock e ballate fiabesche, questo secondo parto risulta sicuramente più sofferto e perde parte del fascino che li contraddistingueva. In "Cari Miei" Georgia decide di essere una "racconta storie" ed infatti le canzoni sono piene di personaggi fiabeschi e strambi (robot amici, orchi, bambole indiavolate, re e regine). Le composizioni sono caratterizzate sonoramente da strumenti inconsueti (il microkorg, ma anche tanti mandolini, violini, flicorni) e strani campionamenti (brani di musica classica mandati al contrario, sedie che sbattono, lo squillo del telefono), lasciando poco spazio a suoni più duri che si possono ascoltare solo in canzoni come "Il condominio" e "Testa d’aglio", i pezzi più riusciti del cd. I testi un po’ troppo sognanti, però, sembrano forse il vero tallone d’Achille di questo lavoro, anche se Georgia & co. dal vivo sanno essere molto coinvolgenti.
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