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Gli occhi di Rosalia: forse a Palermo serve un miracolo
La piccola mummia di Rosalia Lombardo, fiore all'occhiello delle catacombe dei Cappuccini, apre gli occhi durante il giorno. Ed è subito scalpore: ecco un perché
Rosalia Lombardo
La verità è che la notizia è antica. Se ne parlava già da anni. La verità è che se siete stati alle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, non avete sicuramente potuto fare a meno di rimanere estrefatti dinnanzi al corpicino inerte di Rosalia Lombardo, talmente ben conservato da sembrare una bambolina antica, e non avete certamente potuto evitare di restare stregati da una conservazione così eccellente.
Gli occhi di Rosalia Lombardo si aprono e si chiudono. Una fotocamera, scattando in time lapse - tecnica che alterna scatti e intervalli - ha catturato un'immagine ogni sessanta secondi, e ha ricostruito una sequenza nella quale l'apertura delle palpebre è perfettamente visibile. Si tratta di scatti antichi, risalenti a diversi anni fa, ma che in questi giorni stanno tornando alla ribalta.
Di fatto, molti si chiedono il perché di questo fenomeno: il video spagnolo che sta impazzando sul web e che è stato riportato anche sul giornale online "El Universal" da' una spiegazione approssimativa della cosa, attribuendo la questione alla "foto decomposizione", generata dalle luci della fotocamera che scatta e dall'umidità. Quello che ci chiediamo, da pagani, è: ma la teca dove la piccola è conservata non dovrebbe preservarla dall'umidità?
La tradizione popolare di Palermo è molto più legata ai riti dello spirito e del corpo di quanto si creda: le generazioni più vecchie credono nel paranormale. Ci vogliono credere. E l'apertura degli occhi di Rosalia indica che la picciridda vuole taliare, vuole guardare, perché la guardano tutti e lei vuole guardare pure, che male c'è?
Razionalmente, sappiamo che questo è impossibile. sappiamo che c'è una spiegazione scientifica alla cosa, e sappiamo, magari, che l'improvviso "ritorno sulle scene" di una storia che in realtà ha diversi anni potrebbe essere un modo per accendere i riflettori sulla realtà delle catacombe, che vanno avanti tra i disagi. Ma la notizia fa discutere perché Palermo ha ancora bisogno del miracolo.
E di credere in qualcosa di soprannaturale e affascinante, che ci renda parte di qualcosa che non sia tragico, desolante o comune. Che sia fuori dagli schemi. Proprio come la bellezza di quella piccola mummia.
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