MUSICA
Girotto-Biondini Duo: oltre il jazz, al centro della musica
Repertorio trasversale quello proposto dal duo Girotto-Biondini, il primo celebrato fiatista (sax soprano, sax baritono, clarinetto basso, flauti) di varie eclettiche formazioni (non ultima quella degli Aires Tango), il secondo fisarmonicista rubato al repertorio classico dall’incontro con il chitarrista Walter Ferrero, che suonerà giovedì 27 gennaio all’Agricantus di Palermo (via XX Settembre 82a) per la rassegna “New Thing” (ore 21.15, euro 13/10). Originario dell’Argentina, terra di musica sanguigna e passionale, ma di famiglia pugliese, Javier Girotto inizia con studi classici – sax e clarinetto – per recarsi a 19 anni dalla natia Cordoba nella grande Buenos Aires e partecipare ad un seminario del bostoniano “Berklee College of Music”, conseguendo una borsa di studio per gli Stati Uniti, dove si diploma in “Professional Music”. Qui ha la possibilità di frequentare autorevoli maestri dell’improvvisazione (Joseph Viola, Bill Pierce, George Garzone, Hall Crook e Jerry Bergonzi) e dopo varie esperienze di contaminazione, si trasferisce in Italia dove, con Horacio “El Negro” Hernandez, sui binari del latin jazz, forma il sestetto “Tercer Mundo”, seguito a ruota da “Six Sax”, quattro sassofoni più ritmica, per poi giungere a fondare il gruppo insieme a cui s’è guadagnato la notorietà, gli Aires Tango (Alessandro Gwis al piano, Marco Siniscalco al basso e Michele Rabbia su percussioni e batteria), per coniugare in tinte moderne tango e jazz. Con Aires Tango incide ben sette dischi, lungo un percorso che giunge ad “aprire” il progetto alla voce di Peppe Servillo e all’orchestra sinfonica, incontrando costantemente il favore del pubblico più attento e competente. Senza dimenticare il trio che più recentemente gli ha dato notevoli soddisfazioni, Mangalavite-Servillo-Girotto.
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