ATTUALITÀ
Giorgio Gori: «Il mio contributo per Palermo»
Giorgio Gori parla del suo passaggio a tempo pieno al mondo della politica e del sostegno alla candidatura di Davide Faraone a sindaco di Palermo
Riflessioni sul presente e proposte per il futuro: Giorgio Gori ha ben chiara la situazione attuale del nostro Paese e proprio da questa sceglie di partire per parlare del suo interesse a tempo pieno per il mondo della politica; lo spunto è il suo supporto alla candidatura di Davide Faraone a sindaco di Palermo.
Giornalista, imprenditore, “comunicatore”: l’esperienza professionale si intreccia inevitabilmente con quella personale ed entrambe portano a conclusioni e spunti per uscire da una situazione di stallo politico, economico e sociale. Gori scherza quando gli chiediamo se ha in mente progetti editoriali o televisivi per la città di Palermo, ma i toni ritornano più seri quando si parla dei punti di forza della nostra regione: il futuro è nei giovani e nella loro formazione culturale.
Un uomo del norditalia a Palermo: cosa l’ha portata qui?
I motivi principali sono l’amicizia e la stima nei confronti di Davide Faraone, uniti alla volontà di aiutare in ogni modo la sua scommessa. La città di Palermo sta attraversando un passaggio importante, proviene da decenni di governi ed amministrazioni pubbliche che hanno gestito in modo errato la spesa pubblica, gonfiando le cifre senza mettere in moto le reali energie che il questa regione possiede. Questa modalità di azione non è più percorribile, non si può pensare semplicemente di espandere ulteriormente la spesa pubblica, ma bisogna invece rimettere in moto le capacità proprie del territorio. Davide incarna perfettamente questa presa di coscienza e rappresenta un movimento (non soltanto politico, ma anche pre-politico) che decide di prendersi le proprie responsabilità e mettersi in gioco.
In tempi recenti ha rassegnato le dimissioni dalla direzione di Magnolia: qual è stata la causa scatenante che l’ha spinta a dedicarsi alla politica a tempo pieno?
Sono da sempre stato attivamente interessato alla politica, nella senso più etimologico del termine. Il recente riavvicinamento deriva dall’interesse per ciò che sta succedendo nel nostro Paese: il 2011 è stato un anno drammatico, di degenerazione della classe politica e di crisi economica. Di fronti ad avvenimenti di questa portata puoi continuare a pensare soltanto al tuo privato oppure metterti in gioco. Anche fare impresa può essere un modo per contribuire al bene pubblico. Molta gente ha pensato per troppo tempo ai fatti propri e questa non sembra essere una buona scelta. Ho provato grande simpatia per Matteo Renzi, il suo personaggio mi ha inizialmente incuriosito: mi sono messo in contatto con lui e da lì è nata la nostra collaborazione.
Lei ha una grande esperienza da "comunicatore": quale ruolo può svolgere la comunicazione per riavvicinare la società civile al mondo politico?
La politica si riavvicina alla gente dicendo la verità. Per troppo tempo l’ambito politico è stato dissimulazione della realtà, mentre è necessario stabilire un rapporto diretto con le persone, basato sulla sincerità.
Le voci sulla sua possibile candidatura a sindaco di Bergamo nel 2014 sono fondate?
Ho semplicemente deciso di recarmi presso un circolo del Partito Democratico di Bergamo per diventare tesserato e da qui si sono sviluppate una serie di voci infondate. Ho molto a cuore il destino della mia città e ritengo sia giusto occuparsene, ma non ho intenzione di dedicarmi ad un progetto così distante nel tempo. È sicuramente importante sviluppare un ragionamento di largo respiro per la città di, è quello che dovrà fare qualunque futuro candidato.
Quali sono a suo avviso i punti di forza di una città come Palermo?
Palermo ha un importantissimo patrimonio in termini di capitale umano, sono rimasto colpito per capacità espressiva e cultura media di notevole livello delle persone con cui mi sono trovato ad interagire. È quindi fondamentale investire sui giovani in termini di istruzione: questo sarà in grado di generare l’energia che serve a questa città per rimettersi in moto.
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