Gazebo abusivi: le sedute comunali vanno a vuoto

Da febbraio ad ottobre sono decine le sedute di Consiglio comunale che avrebbero dovuto risolvere il problema dell’invasione dei gazebo e strutture abusive che invado la città, tutti gli incontri però si sono sempre risolti in una bolla di sapone riuscendo solo a pesare sul bilancio in termini di spese e gettoni di presenza. Il costo totale dei fallimentari incontri di consiglieri raccolti in seduta a Sala delle Lapidi? Circa 50 mila euro.

L’iter delle sedute è sempre lo stesso: il 23 febbraio scorso l’assessore alle Attività produttive Felice Bruscia presenta il regolamento per disciplinare la dislocazione dei gazebo ed adottare dei criteri precisi per la concessione delle strutture, ma la delibera al regolamento non arriva e la seduta viene rimandata per mesi. Si contano dodici rinvii per ognuno dei quali i consiglieri hanno doverosamente intascato gli spettanti gettoni di presenza ma gli unici unici sforzi effettettuati al fine della risoluzione del problema hanno semplicemente portato ad un censimento di più di 600 gazebo abusivi.

Per il resto le sedute sono state progressivamente aperte e immediatamente rimandate per i motivi più vari: assessori assenti o in malattia, mancanza di intesa tra i vari gruppi presenti, decisioni di revisione dell’intero regolamento presentato. Costo medio di ogni seduta 4.500 euro. La risoluzione del problema gazebo selvaggio è ad oggi costato al Comune oltre 45mila euro di soli gettoni di presenza ai consiglieri comunali. Spese che superano i 50 mila euro se alla cifra versata per il gettone di presenza si somma lo straordinario dei dipendenti comunali (dai centralinisti agli scrutinatori), le spese di luce, i rimborsi chilometrici per la benzina degli eletti che abitano fuori da Palermo e quelli ai datori di lavoro per le assenze dall’ufficio.