SPORT
Due vittorie da grande squadra
PALERMO-MESSINA 2-1
PALERMO (4-3-2-1): Fontana; Cassani, Barzagli, Zaccardo, Pisano; Guana, Simplicio, Bresciano; Brienza (1' st Diana), Di Michele (30' st Tedesco); Caracciolo (12' st Amauri). In panchina: Sirigu, Corini, Parravicini, Biava, Amauri. Allenatore: Guidolin.
MESSINA (4-5-1): Storari; Zoro (30' st Floccari), Zanchi, Rea, Parisi; Alvarez (32' st Di Napoli), De Vezze, Coppola, Cordova (16' st Iliev), Masiello; Riganò. In panchina: Caglioni, Lavecchia, Morello, Sullo. Allenatore: Giordano.
ARBITRO: Pieri di Lucca
RETI: 7' pt Riganò, 25' pt Zaccardo, 41' Di Michele (rigore)
NOTE: serata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 28.547 per un incasso di 507.608,63 euro. Ammoniti: Rea, Riganò, Guana. Angoli: 6-4 per il Messina. Recupero: 2' pt; 3' st.
C’era un po’ di apprensione prima di questa gara perché nelle precedenti uscite da capolista il Palermo aveva sempre trovato una sconfitta, ed invece questa volta arriva una vittoria, bella e molto sofferta, ai danni di un bel Messina che forse avrebbe meritato qualcosina in più. Ma la prontezza di riflessi di Fontana ha impedito ai peloritani di capitalizzare al meglio le tante azioni pericolose create. Dopo la splendida prova di Milano ci si attendeva un Palermo più accorto in difesa ed invece al 7’ arriva il vantaggio del Messina grazie ad una leggerezza difensiva. L’ex Masiello si invola sulla fascia sinistra e con un preciso cross serve Riganò al centro dell’area che indisturbato mette a segno di testa.
Nella ripresa il Messina attacca con maggiore insistenza ma Fontana si supera con una serie di interventi strepitosi, il più bello dei quali al 12’, quando di piede respinge un tiro a botta sicura di Riganò. Guidolin cerca di dare maggiore profondità inserendo Amauri al posto di uno spento Caracciolo che si è impegnato tanto ma senza riuscire mai ad essere pericoloso. Il baricentro della squadra si sposta nettamente più avanti e lo stesso Amauri sfiora di testa il gol del 3-1. Ma nel finale il Palermo soffre e Fontana si supera ancora quando respinge una bella punizione di Di Napoli.
FIORENTINA - PALERMO 2 - 3
FIORENTINA (4-3-2-1): Frey, Ujfalusi, Dainelli, Kroldrup, Pasqual, Liverani (37' st Pazzini), Montolivo, Donadel, Mutu, Jorgensen (30' st Reginaldo), Toni. In panchina: Lobont, Gamberini, Potenza, Pazienza, Gobbi. Allenatore: Prandelli.
PALERMO (4-4-2): Fontana, Zaccardo, Biava, Barzagli, Pisano, Diana (36' st Cassani), Corini, Simplicio, Di Michele (15' st Guana), Bresciano (47' st Tedesco), Amauri. In panchina: Sirigu, Caracciolo, Dellafiore, Brienza. Allenatore: Guidolin.
ARBITRO: Messina di Bergamo.
RETI: 14' pt Di Michele, 31' pt Barzagli (autogol), 34' st, 46' st Amauri, 43' st Mutu.
NOTE: ammoniti: Bresciano, Biava, Liverani, Corini, Cassani. Angoli: 3-2 per la Fiorentina. Recupero: 0' pt; 4' st.
Il più grande rimpianto dei tifosi rosanero è Luca Toni, reo di aver scelto di passare alla Fiorentina lasciando la squadra che lo ha lanciato. Rimpianto alimentato dall’ottima stagione dell’attaccante lo scorso anno a Firenze e dalla pessima prestazione dei suoi sostituti Caracciolo e Makinwa, protagonisti di un'annata molto negativa. Ma dopo la gara di Firenze di quest’anno i rimpianti sono stati praticamente rasi al suolo dalla prestazione spettacolare di quello che può benissimo essere considerato il suo degno erede: Amauri. Una prestazione fantastica del brasiliano: due gol bellissimi, un assist, un palo e diverse azioni pericolose. Questo il bottino dell’incontenibile Amauri, una vera forza della natura.
Non era facile vincere a Firenze ma il Palermo porta a casa questi altri preziosissimi tre punti, pur soffrendo ancora una volta, ma con la personalità della grande squadra. Guidolin studia bene la formazione ad alla fine opta per un 4-4-2 per contenere una Fiorentina a trazione anteriore. E la cosa riesce bene. Al 14’ arriva il vantaggio del Palermo: Amauri conquista palla e la tiene caparbiamente, offrendo poi a Di Michele un bellissimo assist che l’attaccante mette in rete. La Fiorentina reagisce ma trova sulla sua strada un Palermo ben messo in campo, un ancora strepitoso Fontana ed una giornata negativa di Toni. Il pareggio dei viola infatti arriva solo su uno sfortunato rimpallo di Barzagli che mette involontariamente la palla in rete. Il Palermo, che fino a quel momento si era limitato a contenere la gara, reagisce e quando il Palermo attacca fa veramente paura. Nel finale Amauri colpisce il palo dopo che Frey aveva respinto a fatica un bel tiro di Di Michele.
Nella ripresa i viola cercano di portarsi in vantaggio ed assediano la porta del Palermo, ottimamente difesa da Fontana che respinge proprio tutto, anche una punizione di Mutu, deviata dalla difesa, che il portiere rosanero riesce a smanacciare di quel tanto per togliere la palla dalla porta. E quando i viola rallentano un po’ il passo ecco che arriva il vantaggio del Palermo. Cross di Zaccardo e colpo di testa potente e preciso di Amauri. I viola non ci stanno e al 43’ riagguantano il pareggio con Mutu che in area fa passare il pallone in mezzo alle gambe di tutta la difesa.
Sembra ormai che il risultato definitivo possa essere un pareggio ma al 46’ assistiamo allo show di Amauri che prende palla sulla sinistra, si beve due avversari e con un preciso diagonale infila la palla nell’unico specchio di porta disponibile. Gol fantastico che conferma le straordinarie doti di Amauri. Vittoria preziosa per continuare a restare in testa alla classifica e mantenere il passo dell’Inter vittoriosa nel derby con il Milan. Molti si chiedono quanto il Palermo possa continuare a reggere questo passo. Certo non sarà semplice perché l’organico dei nerazzurri è nettamente superiore a quello del Palermo, ma se Guidolin riuscirà a fare un buon turn-over, questa squadra potrà ancora fare moltissimo.
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