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Due calendari tra impegno e arte

Balarm
La redazione
  • 18 dicembre 2006

Spesso le parole da sole non portano a grandi risultati. Devono essere accompagnati dai gesti e se, poi, ogni azione ha anche un volto, un nome, due occhi ed un anima, il rumore che si leverà non lascerà posto all’indifferenza. E’ iniziato tutto un anno e mezzo fa e da allora Il movimento “Addiopizzo” di strada ne ha fatta tanta. E’ un continuo crescere insieme per non morire nel silenzio. Quello che sembrava un ammonito “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità” destinato a restare appeso nei muri della città, è diventato oggi una realtà viva e sempre più attiva.

E’ il coraggio la parola d’ordine e di coraggio i tanti commercianti e le tante aziende, il cui numero cresce quotidianamente, che hanno scelto di opporsi e dire no al racket delle estorsioni mafiose ne hanno avuto tanta. Così come di coraggio non sono mancati e non mancano tutti quei consumatori che hanno aderito e aderiranno alla campagna “Consumo critico Addiopizzo – Contro il racket cambia consumi”, un invito a sostenere le attività che hanno detto no alla tassa mafiosa. Oggi, alle parole ed ai gesti si affiancano anche i volti di chi ha trovato la forza per vivere libero. E’ stato realizzato, infatti, un calendario da tavolo “Calendue2007” ideato e creato dalla galleria Affiche in collaborazione con il comitato Addiopizzo.

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La particolarità? A riempire il calendario non sono belle donne nude o casalinghe in versione sexy ma quarantasette commercianti “pizzo – free” inseriti nella lista del comitato Addiopizzo. Ventiquattro pagine con la copertina in cartoncino che ritraggono i commercianti in pose ironiche e divertenti, intenti a lanciare un chiaro messaggio: “Io non ho paura”.

«E’ un mettersi in prima linea sdrammatizzando – dice Daniela Giangrasso della galleria Affiche – Noi siamo in prima linea e non lo facciamo per sentirci degli eroi ma perché siamo persone normali. Oggi – continua – Non c’è più la normalità. Normale è potere aprire liberamente un negozio. Ecco, noi siamo normali e vogliamo continuare ad esserlo. Non sono normali quelli che pagano il pizzo. Lo siamo noi che non lo paghiamo!» Obiettivo del calendario quindi è dare visibilità ad un grido di ribellione che si fa sempre più forte. Le foto sono opera di Gero Cordaro, Alessandra di Giugno, Dino Giglio, Ettore Magno, Gianni Nastasi, Stefania Romano e Riccardo Scibetta.

Curato graficamente da Fausto Pristina, il calendario è stato presentato giovedì scorso 14 dicembre alla galleria Affiche (Piazza San Carlo, 3) e sarà disponibile presso i locali della galleria con un contributo di dieci euro e presso i banchetti organizzati dal comitato. All’interno della galleria Affiche, inoltre, sarà possibile assistere alla mostra delle foto inserite nel calendario che resterà aperta fino al 6 gennaio 2007, tutti i giorni, festivi esclusi dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30. «Noi siamo qui e qui vogliamo restare – conclude Daniela – La differenza tra noi e loro è che noi la faccia la possiamo mostrare!». Non saranno volti da cinema o da prima copertina, non saranno eroi ma di certo sono uomini e donne che la dignità non la vogliono perdere perché sanno che solo così si può vivere veramente liberi e senza paura. Per informazioni: www.addiopizzo.org.

Dall'impegno del Comitato Addiopizzo alle foto artistiche di Enzo Sellerio per il calendario 2007 della Fondazione Banco di Sicilia, con dodici scatti in bianco e nero di Palazzo Branciforte per salutare il nuovo anno. Le foto al Monte dei Pegni di Santa Rosalia raccontano un luogo suggestivo, ricco di storia, con le sue scaffalature lignee, le scale interne, i ballatoi e gli spazi per custodire gli oggetti lasciati in pegno dai palermitani. L’obiettivo di Sellerio cattura l’apparente staticità dei luoghi più rappresentativi dell’edificio. Scaffali ormai vuoti, testimonianza di un recente passato, ma che danno il segno dello scorrere incessante del tempo, in un presente di riflessi solari che si insinuano dalle finestre, regalando immagini in cui pare che l’ombra e la luce danzino insieme per regalare effetti di sicura suggestione.

«Questo calendario – ha sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi – è di grande interesse per due ragioni: da un lato, perché valorizza una competenza artistica importantissima che abbiamo in Sicilia che è quella di Enzo Sellerio, rendendo omaggio a questa genialità, e dall’altro, perché fissa, in un momento particolare, le immagini di un pezzo di storia della città di Palermo alla vigilia del suo restauro».
val.cuc.
da.s.

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