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"Dreaming Palermo": scatti della città che fu

Centocinquanta fotografie, selezionate dagli archivi “storici” della città, per raccontare la Palermo irrequieta e vibrante dagli anni ’50 ai ‘70

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 13 novembre 2009

Raccontare la strana, irripetibile “giovinezza” di una stagione ormai lontana della nostra Città, quella che dai primi anni ’50 va fino al 1970: questo l’intento di “Dreaming Palermo”, mostra fotografica a cura di Mario Bellone e Valeria Ferrante che precede di qualche settimana l’anteprima dell’omonimo film documentario, e che inaugura sabato 14 novembre alle 18.30 da Loft Arti Visive (via Sammuzzo 35, Palermo). Centocinquanta fotografie “pescate” a piene mani dai più grandi archivi privati della città (fra gli altri Pubbliphoto, Scafidi, Glaviano) per restituire il sapore di un tempo vissuto nel segno (e nel sogno) di una nuova modernità, fra le note swinganti e sincopate della musica afroamericana e quelle elettriche e melodiche del beat; un tempo di profonda vitalità politica e culturale, che vide mutare le proprie forme di socialità con la nascita di una vera e propria “collettività in movimento” che nei teatri, nelle piazze, nei night e negli stadi affermava nuovi diritti civili.

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Le foto esposte sono per lo più anonime, come se a immortalare Palermo fosse stato un “occhio collettivo” che, con l’attenzione del testimone coprotagonista, volesse fermare il meglio (e qualche volta il peggio) della città. «Un lavoro accurato - commenta il critico Vito Bianco - che però non ha nulla a che fare con le sussiegose ricostruzioni “storiche” che di solito si lasciano scappare dalle mani (dagli occhi) ciò che più dovrebbe contare: la “musica” degli anni, il colore emotivo degli abitanti che lascia una traccia indelebile sull’epoca». Accanto al movimento, all’euforia c’è però una nota dolente, c’è una città «che guarda dai margini della povertà e del degrado lo spettacolo gioioso che non riconosce e fa fatica a capire».

Ma anche «i primi emblemi di una politica che si trasforma in camarilla per l’arricchimento privato: tutti sintomi di un malessere che si poteva già intravedere, e che non molto tempo dopo si sarebbe purtroppo acutizzato, seminando sgomento, disillusione e rabbia». L’esposizione, che si avvale del sostegno dell’Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei” stipulato dalla Regione Siciliana, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero Beni e Attività culturali – DG Cinema, prodotta da CLCT Broadcasting e la cui gestione operativa è affidata al Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e Ambientali, dell'Educazione Permanente e dell'Architettura e dell'Arte Contemporanea, alla Sicilia Film Commission e a Cinesicilia srl, rimarrà aperta fino al 13 dicembre con i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20, domenica dalle 10 alle 13. Ingresso libero. Per maggiori informazioni consultare il sito www.dreamingpalermo.com o telefonare al numero 340.8334979.

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