ARTE E ARCHITETTURA
David Bowes e la "Palermo ispanica"
L'esposizione, promossa dalla Provincia Regionale di Palermo in collaborazione col Darc Sicilia, sarà visitabile fino al 14 settembre a Palazzo Sant'Elia, a Palermo
Le radici ispaniche di molta parte dell'antica cultura popolare siciliana. E' questo il filo conduttore della mostra "David Bowes - Palermo ispanica" a cura di Ida Parlavecchio e in programma dall'11 giugno al 14 settembre a Palazzo Sant'Elia, in via Maqueda 81 a Palermo. L'esposizione, promossa dalla Provincia Regionale di Palermo in collaborazione col Darc Sicilia, si compone di otto grandi tele (200x200 cm) e un dipinto di ancor più grandi dimensioni (200x580 cm), quest'ultima opera è stata realizzata dall'artista in collaborazione con il pittore palermitano Alessandro Bazan e alcuni allievi dell'Accademia di Belle Arti di Palermo. La mostra (inaufgurazione martedì 10 giugnoi alle 18.30) sarà visitabile a ingresso libero da martedì a domenica, ore 10-13 e 17-20, sabato e prefestivi, ore 10-13 e 17-23. Il catalogo, edito da Skira, contiene testi di Ida Parlavecchio e Carter Ratcliff.
"Bowes è un viaggiatore", scrive Ida Parlavecchio nell'introduzione al catalogo, "Lo è in senso letterale e figurato. La sua aspirazione è sempre stata attraversare luoghi - mentali e reali - dove una cosa si contamina con l'altra, aprendo il campo a universi in cui confluiscono stili, generi, soggetti e simbologie diversi tra loro. Quella di Bowes è una personale ricerca dell'Arcadia, di un luogo ameno dove poter scegliere, come in un free-market, tra un'ampia offerta di forme e linguaggi rappresentativi, un luogo dove tutto esiste e non ha mai smesso di esistere.
David Bowes è nato nel 1957 a Boston. Vive e lavora a Newton (Massachusetts, USA), Insegna presso la Rhode Island School of Design e l'Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha iniziato la carriera espositiva nel 1983, con una mostra personale presso la Gallleria Eric Franck di Ginevra. Negli anni '80 e '90 ha esposto nelle più prestigiose gallerie americane (Annina Nosei, Tony Shafrazi, Mario Diacono, Fred Hoffmann, Sperone Westwater). Nel 1999 ha partecipato alla Biennale di Venezia. In Italia ha collaborato a lungo con Lucio Amelio, Gian Ferrari, In Arco, Studio Raffaelli. Di recente ha esposto presso: Annina Nosei di NewYork, Lars Bohman di Stoccolma e Galerie Anhava di Helsinki.
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