Dalla mafia alla città: nuovo bando per i beni confiscati

Creare nuovi spazi per attività sociali, culturali, educative e ludico-ricreative è l'obiettivo cui mira il Comune di Palermo con l'apertura del bando dedicato ai beni confiscati alla criminalità organizzata, che concede gratuitamente gli immobili confiscati appartenenti al Comune.

La delibera, approvata dalla Giunta Comunale, farà in modo che presto venga pubblicato un avviso pubblico per la concessione gratuita degli immobili confiscati alla criminalità organizzata e di proprietà dell'Amministrazione.

L'uso degli immobili sarà destinato alla creazione di spazi per la promozione delle attività volte a prevenire e ad eleminare situazioni di particolare bisogno o emergenza rivolte alle fasce disagiate e alla possibilità di creare opportunità occupazionali.

Gli spazi potranno essere usati anche per la promozione, l'organizzazione e la realizzazione di iniziative e attività culturali anche con la collaborazione di enti pubblici e privati, con particolare attenzione all'impatto sul territorio e al sociale, oltre alla promozione di attività culturali, audiovisive artistiche e di spettacolo.

La creazione di spazi per le attività educative e ludico-ricreative mirano a promuovere l'incontro, la partecipazione e lo sviluppo di percorsi di cittadinanza attiva, che possono avvenire anche attraverso il coinvolgimento di famiglie per favorirne la socializzazione, le relazioni e il diritto al gioco per lo sviluppo ed il benessere dei più piccoli e dei ragazzi.

Il nuovo bando, che verrà elaborato mentre si stanno concludendo le procedure di consegna di undici terreni confiscati, renderà possibile l'assegnazione di circa cinquanta fra ville, uffici e magazzini.

Quest'anno per la prima volta tutte le operazioni legate al bando (che verrà pubblicato sul sito web del Comune di Palermo) si svolgeranno tramite una procedura online, in modo che l'intero procedimento sia trasparente ed accessibile. Il bando, in linea con la legge, sarà rivolto a soggetti non profit, che hanno la voglia di realizzare o già realizzano attività di rilevante impatto sociale sul territorio.

Questo è il modo migliore per dimostrare che è possibile una gestione onesta dei beni confiscati che rappresentano un importante strumento di contrasto culturale alle mafia.