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Chiusura scoppiettante all’Open Music Club

Balarm
La redazione
  • 26 maggio 2004

Ultime cinque serate musicali all’Open Music Club prima della pausa estiva, e giusto per mantenere il buon livello che ha caratterizzato quattro mesi d’intensa programmazione, il jazz club palermitano (via Nicolò Turrisi 51/53) offre una settimana sfolgorante tra talenti nazionali e locali. Il “la” verrà dato giovedì 27 maggio dallo special event (22.00/ 23.45 biglietto 8 euro, prenotazione obbligatoria) con un trombettista jazz noto anche nell’ambiente “leggero”, avendo lavorato anche come turnista di molti cantanti pop (arrangiatore di Jovanotti, sia in studio che in tour): si tratta di Marco Tamburini le cui collaborazioni jazz spaziano da Jimmy Cobb a Ray Drummond, da Cameron Brown a Steve Coleman, Joe Lovano, Steve Lacy, Ray Mantilla, Curtis Fuller, Sal Nistico, Louis Heyes, Ben Sidran, Eddie Henderson, Slide Hampton, George Cables, Gary Bartz, Rachel Gould, Paul Jeffrey, John Hicks, Micheal Carvin, per rimanere a quelle internazionali. Tale sua vicinanza al mondo pop lo conduce ad accompagnare, con la propria sezione fiati, George Michael al “Pavarotti International” (2000) e Grace Jones (2002). Vari i dischi al suo attivo (Why Not, Thinking Of You, Trip Of Emotion con Slide Hampton, Feather Touch, Amigavel con Marcello Tonolo e The Trumpet in the XX Century, cd di musica classica con brani per tromba e piano, accompagnato da Stefano Bollani), è in uscita Two Days in New York registrato con Billy Hart, Ray Drummond, George Cables, Gary Bartz, Paul Jeffrey e Marcello Tonolo, di cui è da poco partita la tournée di presentazione.

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Attivo anche didatticamente, in questo concerto incontra un trio guidato da Aisha Ruggieri, pianista che, nonostante la giovane età, vanta già un curriculum di tutto rispetto, esibitasi con David Boato, Enzo Carpentieri, Marc Abrams, Robert Bonisolo, Bobby Dhuram, Shawn Monteiro). Ammessa al The Sweelinck Conservatory di Amsterdam, partecipa a vari seminari (con John Taylor, Paolo Birro, Larry Goldings, Alain Caron, Stefano Battaglia, Tony Scott, Maria Pia De Vito) ed alle clinics di Feltre e Siena jazz. Diplomatasi all’Università della Musica di Roma sotto la guida di Giovanni Tommaso, Stefano Sabatini, Fabio Mariani, Riccardo Fassi, studia privatamente con Paolo Birro, perfezionandosi in trii con Stefano Battaglia, Paolino Dalla Porta e Fabrizio Sferra. Pianista stabile del rinomato Caffè Pedrocchi di Padova nell’estate 2002, attualmente, oltre a far parte dei quartetti di Massimo Salvagnini e Carlo Atti, ed essere titolare nella “Luca Flores Big Band” diretta da Salvatore Bonafede, suona con un proprio trio tutto di donne che sta riscuotendo larghi consensi, lo stesso che porta all’Open, con Silvia Bolognesi (basso) e Nadia Madaoui Pamies (batteria). Venerdì 28 (ore 22.00, 23.00 e 24.00, ingresso 5 euro con consumazione) toccherà alle splendide vocalist della Scuola Musica Insieme, allieve del Loredana Spata Jazz Vocal Lab, mentre sabato 29 sarà la delicata voce di Giorgia Meli a guidare lo Swanee String Quartet, un quartetto d’archi tutto al femminile – Cinzia Vitale (violino 1°), Silvana De Luca (violino 2°), Mary Filippone (viola), Wanda Modestini (violoncello) – per un progetto firmato Mario Modestini, noto compositore ed arrangiatore palermitano che già in passato ha dichiarato la propria passione per il maestro di Brooklyn (con “George and Cole” e “Gershwin Soirée”).

Domenica 30 (ore 22.00, 23.00 e 24.00, ingresso 5 euro con consumazione) i Vinum de Cupa, al secolo Mauro Schiavone (piano), Orazio Maugeri (sax), Igor Ciotta (basso), Giuseppe Urso (batteria) proporranno il proprio repertorio musicale intriso di sonorità post-modali e richiami mediterranei. Attivi singolarmente, ciascuno con il proprio bagaglio di esperienze musicali, i quattro musicisti si riuniscono su iniziativa di Schiavone e Urso, i quali trovano nel basso fretless di Ciotta e nei sax di Maugeri la voce definitiva della propria cifra, costituendo uno dei gruppi più originali del panorama musicale siciliano. Il gruppo è stato recentemente invitato dalla radio nazionale ungherese Magyar Radio e dall’Istituto Italiano di Cultura di Budapest ed ha preso parte alla rassegna internazionale Jazz Vanguard di Palermo, suonando a fianco di Gianluca Petrella. Infine lunedì 31 (ore 22.30 ingresso libero per i soci) l’ultima delirante jam session diretta da Marco Mazzamuto, per salutare con un arrivederci tutti gli affezionati che hanno seguito le serate musicali del locale.

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