ATTUALITÀ
Chiusura e ritrovamenti: contraddizioni a Villa Piccolo
Nella casa-museo di Villa Piccolo è stato ritrovato un acquarello degli anni Trenta, ma per un problema burocratico di 50 centesimi la Fondazione rischia la chiusura
È stato ritrovato tra le carte della famiglia di Capo d’Orlando un acquerello inedito di Casimiro Piccolo di Calanovella, nobile artista affascinato dai soggetti favolistici ed esoterici.
L’opera, che ritrae il dio Pan intento a suonare il flauto, è stata scoperta pochi giorni dopo le dimissioni del presidente della Fondazione, Giuseppe Benedetto, come atto di protesta contro il blocco dei fondi da parte della Regione.
Si tratta di 180.000 euro derivanti da parte degli introiti ricavati da una mostra organizzata al Teatro Greco di Taormina e dedicata proprio agli acquerelli di Piccolo.
«Chiudiamo perché così ha deciso la burocrazia regionale», questa la dichiarazione di Benedetto, dimessosi nel corso dell'ultima seduta del consiglio di amministrazione.
Il cda è stato ancora più duro, definendo la situazione come creata dalla «demenziale inettitudine della più famigerata burocrazia regionale, unita all'incapacità e al disinteresse di una classe politica a porre argine a tanta nefasta invadenza».
Una famiglia di artisti che, oltre a Casimiro, comprendeva il fratello Lucio, poeta, e un cugino illustre, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il quale trascorreva interi periodi a casa dei parenti.
La villa, fino ad oggi visitabile, è circondata da un meraviglioso e curatissimo parco e al suo interno raccoglie le opere d’arte di famiglia. Un vero gioiello che speriamo trovi un finale meno tragico in questa triste storia scritta dalla cecità dei burocrati.
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