MUSICA
Ccp Agricantus: Remo Anzovino presenta "Igloo"
Il compositore e pianista di Pordenone farà ascoltare le composizioni del suo ultimo capolavoro discografico e diverse altre composizioni
Compositore delle musiche del cinema muto, ma anche pianista di talento: a Palermo giovedì 7 aprile sul palco del Ccp Agricantus (via Nicolò Garzilli 89, Palermo) alle 21.30 Remo Anzovino ci farà ascoltare le composizioni incluse nel suo ultimo lavoro discografico intitolato "Igloo" (Odds Time Records/Egea). L'album, uscito il 26 aprile dello scorso anno, interamente composto, orchestrato e organizzato dallo stesso Anzovino, vanta diverse collaborazioni artistiche, tra le quali ricordiamo quella con Franz di Cioccio (PFM) che suona la batteria nella title track “Igloo”. Traccia dopo traccia il pianista duetta con i diversi strumenti presenti: prima con la chitarra, con il sax, poi con il clarinetto, e anche con una fisarmonica, creando così dei veri e propri dialoghi strumentali affascinanti, permettendo all'ascoltatore di lasciarsi sedurre dalla musica.
Anzovino ha iniziato la sua carriera di compositore scrivendo le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto (più di trenta pellicole) collaborando con le più prestigiose cineteche e partecipando con colonne sonore di sua composizione ai principali Festival e rassegne internazionali. Tra i tanti titoli musicati si ricordano “Metropolis” di Lang, “Nosferatu” e “Tabù” di Murnau, “The Cameraman” e “Navigator” di Buster Keaton, “Il gabinetto del dr. Caligari” di Wiene, “Diario di una donna perduta” e “I misteri di un’anima” di Pabst, “Il Circo” di Chaplin. Ha inoltre ottenuto il secondo premio assoluto all’edizione 2005 del Festival Internazionale di Cinema e Musica a cui si aggiunge, qualche anno più tardi, il premio Moret d'Aur, assegnato agli emergenti dello spettacolo, da una giuria di circa venti giornalisti. Nel 2006 pubblica il suo primo album, intitolato "Dispari", che raccoglie alcune delle composizioni precedentemente composte per il cinema ma ripensati in maniera del tutto autonomo dalle immagini. Molte delle sue composizione si sono spesso ascoltate in trasmissioni come Ballarò (Raitrè) e Otto e mezzo (La7). A soli due anni di distanza dell'esordio, da alle stampe "Tabù", il suo secondo album cui segue, appunto nel 2010, "Igloo".
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