CULTURA

HomeNewsCultura

Capoeira, una “roda” internazionale a Palermo

Un incontro di capoeira inizia con la “roda”, un cerchio di persone che iniziano a cantare, a suonare e a muoversi a ritmo di birimbao e percussioni

  • 14 maggio 2004

La capoeira è l’arte marziale che, nata dalla liberazione degli schiavi africani in Brasile, di questa liberazione è al tempo stesso stata l’arma. Da allora molto tempo è passato, ed oggi la capoeira nella sua veste di danza – arte marziale si è diffusa in tutto il mondo insieme alla cultura afrobrasiliana. Un appuntamento per chi avesse curiosità di vederla praticata o di praticarla sarà l’8° Incontro Internazionale di Capoeira in Sicilia, organizzato dalla associazione culturale etnica Zumbì nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 maggio a Mondello (Palermo), presso l’A.S. Freelife, in via dell’Olimpo 3. Maestri venuti dal Brasile ma anche dalla Francia, dall’Inghilterra e dalla Spagna si esibiranno e terranno degli stage di vari livelli (principianti, medi ed avanzati, info 091.300617, www.capoeirazumbi.com). L’incontro arriva a conclusione delle attività della scuola di cultura popolare afro-brasiliana che, in via Agrigento 69, svolge regolarmente i suoi corsi sotto la guida del maestro Zoi Nascimento, arrivato a Palermo nel 1990 da Bahia, in Brasile, con l’intento di diffondere la cultura del suo paese.

Adv
Un incontro di capoeira inizia con la “roda”, un cerchio di persone che iniziano a cantare, a suonare e a muoversi a ritmo di birimbao e percussioni. Poi, a turno ci si incontra al centro del cerchio in una danza fatta di acrobazie e di calci che, disegnati nell’aria, non raggiungono mai l’avversario (gli schiavi brasiliani si trovavano a dover combattere con le mani legate, per questo la lotta si basa fondamentalmente sui calci). Il tutto senza mai perdere il ritmo dettato dalla musica. Mentre ancora la schiavitù esisteva in Brasile (è stata abolita nel 1888), gruppi di neri iniziavano a ribellarsi e ad emanciparsi fuggendo sulle montagne e creando piccole colonie di etnie miste. In una di queste colonie, Palmares, nasce la Capoeira, per diffondersi presto come tecnica di guerriglia contro i portoghesi prima e gli olandesi poi. Proprio in quanto arma degli schiavi che lottavano per la propria libertà, la capoeira è rimasta vietata in Brasile fino al 1920. A poco a poco, però, essendo ormai inesistenti i motivi storici che l’avevano resa pericolosa per il governo e dunque illegale, è stata dichiarata sport nazionale.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI