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Cantieri alla Zisa: una firma per la riapertura

Balarm
La redazione
  • 17 febbraio 2011

Nasce a Palermo “I cantieri che vogliamo”: un movimento culturale di cittadini, artisti, operatori, per la riapertura dei Cantieri culturali alla Zisa. Non solo denuncia dello stato di abbandono e di degrado di uno spazio pubblico un tempo vivo e vegeto, e motivo di orgoglio. Ma anche leva di azione, per promuovere una forte iniziativa democratica di proposta e di fruizione della città.

Promotori dell’iniziativa con una lettera aperta al Sindaco: Emma Dante, Titti De Simone, Sandro Tranchina, Francesco Giambrone, Valeria Ferrante, Roberto Alajmo, Roberto Andò, Arrigo Benedetti Ciampi, Marco Baliani, Marco Betta, Mario Bellone, Salvo Cuccia, Giuseppe Cutino, Sabrina Petyx, Daniela Cernigliaro, I Draghi Locopei, Alessandro Rais, Beatrice Agnello, Marcello Benfante, Roberta Torre, Filippo Luna, Giorgio Vasta, Claudio Collovà, Giuseppe Schillaci, Matteo Di Gesù, Giuseppe Marsala, Simona Marchini, Franco Lannino, Ruggero Cappuccio, Davide Enia. E’ attivo anche un sito internet, www.icantierichevogliamo.it che raccoglie testimonianze, interviste, proposte sulla rivitalizzazione dei Cantieri. Dall’esperienza degli anni passati, a partire dal Festival del Novecento, al presente del degrado e dell’abbandono.

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Tutto nasce dal reportage di Emma Dante sulle pagine di Repubblica Palermo di qualche mese fa. Seguito da altri interventi e articoli, ma soprattutto da una onda di indignazione. «Ci siamo chiesti – si legge sul sito - che sta succedendo? Che fine hanno fatto i Cantieri? Ce lo siamo chiesti, nello stesso momento e senza saperlo, prima in due, poi tre, poi trenta. A quel punto ci siamo cercati e abbiamo deciso di fare quella domanda ad alta voce: al Sindaco di Palermo ma anche a tutti quelli che, quando pensano ai Cantieri Culturali della Zisa, a quello che erano e a quello che non sono più, s’incazzano».

La lettera aperta al Sindaco è disponibile sul sito internet e si può firmare: «Vogliamo restituire i Cantieri alla città attraverso un progetto condiviso. Volete che i Cantieri alla Zisa tornino a essere Culturali? Ditelo. dite di si, di no, del come e del perché. Ditelo come volete, ma rompete il silenzio, perché di silenzio si muore».

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