ATTUALITÀ
Cantieri alla Zisa: nuovo scontro con il Comune
Il Comune non autorizza le attività proposte dal comitato "I Cantieri che Vogliamo". Sono a rischio gli eventi: proiezioni, seminari, readings e workshop
Continuano le vicende relative agli spazi dei Cantieri culturali alla Zisa: l’ultimo evento in ordine cronologico è il ritiro da parte dell’Amministrazione Comunale, chiesto da mesi dal comitato I Cantieri che vogliamo, dell’avviso a manifestare interesse, promulgato dall’ex sindaco Cammarata, preludio alla cessione a privati di un’area da tempo negata alla città.
Il Comitato ha continuato nei mesi il suo impegno, attraverso attività e manifestazioni, previste anche per aprile e maggio, ma trova ad oggi molte resistenze da parte dell’Amministrazione Comunale: si è svolta martedì 3 aprile una conferenza stampa per fare il punto sugli eventi più recenti. Il comunicato diffuso al termine dell’appuntamento pone l’attenzione su un termine denso di significato: “diniego”.
Un diniego arrivato dai vertici del Comune, di fronte alla proposta di calendarizzazione delle attività del progetto, insieme a “formule generiche e incomprensibili”, relative a non meglio precisate ragioni di sicurezza. “Un diniego che rompe il patto tra cittadini e istituzioni basato sul reciproco riconoscimento alimentando la sfiducia della società nei confronti dei soggetti pubblici che dovrebbero garantire le sue istanze”, così recita il comunicato, che chiede risposte in merito alla mancata autorizzazione delle attività in programma e un incontro pubblico con il Commissario Straordinario Luisa Latella, in nome dei concetti di cultura e bene pubblico.
Gli appuntamenti proposti per i mesi a venire, che al momento rischiano di non avere luogo, spaziano dalle attività del Sicilia Queer Film Festival, fino a seminari, readings, proiezioni, incontri e workshop: eventi a costo zero per il Comune, “un programma che senza costi alcuni per l’Amministrazione animerebbe la vita culturale, pubblica e sociale di una città in cui tutto questo è assente da troppi anni; che renderebbe vivi e attivi Beni Comuni di così grande importanza quali sono i Cantieri della Zisa e la cultura; e che soprattutto darebbe spazio e continuità a quanto di nuovo e partecipato, a detta di migliaia di cittadini, accade oggi in città”.
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