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“Caldamore", sei storie in terra di Sicilia

Per un tema universale, come l’amore, il regista e sceneggiatore siciliano, ha pensato location siciliane, un cast siciliano, da Paride Benassai a Stefania Mulè

Balarm
La redazione
  • 6 maggio 2009

“Estasi e tormento”, “Pia”, “Centoventimetri”, “Ciechi tutti”, “Chi sei”, “Sé”. Ovvero la passione tra due fidanzati, la crisi di una storia d’amore (marito e moglie), l’amore di un anziano nei confronti di una donna molto più giovane di lui, l’amore per una figlia, l’amore “sognato”. Questi i titoli e i soggetti dei cortometraggi che compongono “Caldamore”, un film di produzione indipendente diretto dal regista palermitano Giuseppe Gigliorosso e coprodotto da Agricantus Cinema. Dal 5 maggio e fino alla fine del mese, il film sarà proiettato tutti i martedì e mercoledì alle 20.30 e alle 22.30 al Ccp Agricantus di Palermo, in via Nicolò Garzilli 89 (biglietti: intero 5 euro, ridotto 3 euro (studenti, over 60, carte Ideanet, Diamond e Cral).

Per un tema universale, come l’amore, il regista e sceneggiatore siciliano, ha pensato location siciliane, un cast siciliano, da Paride Benassai a Nicolò Bellavista, da Stefania Mulè a Rosalba Bologna, e ancora Giuseppe Santostefano, Benedetto Raneli, Salvatore Composto, Maurizio Bologna, fino ad una colonna sonora made in Sicilia, firmata da Giuseppe Milici, Maurizio Bignone, Sun (Diego Spitaleri, Sandro Palacino, Dario Sulis), Alessandro Forti, Francesco De Luca.

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«Credo in un cinema che deve innanzitutto emozionare il pubblico - dice Giuseppe Gigliorosso. - Per me il giudizio dello spettatore è fondamentale e all’Agricantus i miei “corti” potranno avere finalmente una vera e propria programmazione cinematografica. Mi sembra giusto chiudere questo ciclo prima di apprestarmi a girare il mio primo lungometraggio». Giuseppe Gigliorosso è diplomato all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini di Roma e dal 1988 lavora in RAI.

Sono passati molti anni dal quando Leonardo Sciascia dà al giovane regista l’autorizzazione a realizzare “Filologia”, riduzione cinematografica di una sua novella senza chiedergli il pagamento dei diritti d’autore. Da lì una serie di produzioni: “Palazzo Bocchi”, “Palermo In felicissima”, “Tutto regolare”, ”Casa famiglia Rosetta”, “Solano”, “Due testimoni per un cane” e nell’estate del 2001 fonda Gruppocorto, casa di produzione indipendente, che produrrà i seguenti lavori, come “Centoventimetri” selezionato al Festival Internazionale “Novara Cine Festival” e al “Bellaria Film Festival”.

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