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"Buonanotte": i Quartiatri al Montevergini

I Quartiatri portano in scena, nell'ambito di "Anteprima (vera)", la rassegna teatrale del Nuovo Montevergini, una nuova produzione: "Buonanotte"

Balarm
La redazione
  • 30 marzo 2010

Una rappresentazione stilizzata e sopra le righe di quattro giovani “contemporanei” intrappolati nell'istante in cui vivono, nell'assenza del passato, nella sfiducia del futuro, come "giovani della buonanotte" che attendono il nulla. Andrà in scena mercoledì 31 marzo e giovedì 1 aprile, alle ore 21.15, il primo spettacolo teatrale della rassegna Anteprima (vera) del Nuovo Montevergini (via Montevergini 20, Palermo). Si partirà infatti con la rappresentazione teatrale "GXG - I giovani per Giorgio", la sezione teatrale giovane che il Nuovo Montevergini (tutte le informazioni sulla rassegna su www.balarm.it/articoli/vis.asp?IdArticolo=5859), insieme alle compagnie stesse, ha voluto intitolare all'attore scomparso di recente Giorgio Li Bassi. In scena la Compagnia Quartiatri in "Buonanotte", con Dario Mangiaracina, Chiara Muscato, Marcella Vaccarino, Gisella Vitrano, in collaborazione con Teatro dei Cantieri.

“Buonanotte”, con la regia di Dario Muratore, è il racconto di tormenti personali, vergogne, sensi di colpa e illusioni. I personaggi sono fumetti che vivono l’universo di noia e violenza che è stato disegnato per loro, non lottando per venir fuori dalle loro vignette, giacché non ne sentono la necessità. I protagnisti dello spettacolo non aspettano qualcosa o qualcuno, ma sono lì, vivono l’istante, rinchiusi nella propria solitudine, nella propria fragile individualità. Entrano in relazione solo per insultarsi, per mettere in atto scherzi crudeli, suonando una chitarra che non esiste o inscenando la prima puntata di una fiction. Se uno di loro ha ancora la forza di avere un sogno a cui aggrapparsi, gli altri faranno presto a distruggerlo. In una rappresentazione stilizzata, ecco la storia di quattro giovani “contemporanei”, in cui si alternano momenti di cinismo adolescenziale, slancio politico e goliardia tossica, per portare in scena l'immobilità di un sistema-futuro, dove alla fine verrà rappresentata una vecchiaia tutt'altro che anagrafica, che è la lentezza nei sogni, la presbiopia nei progetti, la vecchiaia che non si vuole vivere.

Il progetto che vede lavorare insieme quattro giovani attori e un giovanissimo regista, è alla ricerca, attraverso lo studio del movimento corporeo e la scrittura di una partitura scenica e di un testo inedito, un nuovo e originale linguaggio artistico e teatrale che punta a stimolare l’attenzione, il cuore e la coscienza dello spettatore. Il costo del biglietto è di 7 euro, e si può acquistare al botteghino del teatro Montevergini a partire dalle ore 20 del giorno stesso. Ulteriori informazioni sono reperibili al numero 091.6124314.
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