MUSICA
Brass d'inverno: i suoni del "nostro tempo"
L’appuntamento conclusivo venerdì 23 aprile con la Nearly Dan Band, che riproporrà negli stessi identici arrangiamenti originari la musica della Steely Dan
Dopo circa cinque anni di silenzio, si svolgerà al teatro Orione di Palermo (via don Orione 5) Musiche del nostro tempo 2003–2004, la nuova rassegna invernale del Brass Group di Palermo, con un totale di dodici appuntamenti dal 28 novembre al 23 aprile, sotto la direzione artistica di Ignazio Garsia.
Cinque anni di letargo, è proprio il caso di dirlo, visto che il Brass palermitano, pur attivissimo – e a grandi livelli – nel periodo primavera-estate, era tanto che non organizzava una propria rassegna invernale. Il Brass iniziava infatti la sua trentennale attività nel 1974 in uno scantinato, un locale in via Duca della Verdura in cui, raccontano oggi con occhi lucidi i jazzofili di allora, una volta tanto “anagraficamente” fortunati, riuscirono ad ascoltare dal vivo, e a meno di cinque metri di distanza, miti come Chet Baker, Charles Mingus e Miles Davis, per restare a tre mostri sacri di tutti i tempi. Ristabilendo, dunque, quell’importante appuntamento cui i jazzofili si erano abituati, il programma si affida ad un percorso trasversale attraverso gran parte delle sonorità della musica contemporanea, puntando su autorevoli nomi quali Vince Mendoza e Terence Blanchard, leggende come Bix Beiderbecke e Jobim, sperimentatori quali Tin Hat e Christopher O’Riley, con tanti progetti in prima esecuzione nazionale ed esclusiva.
Scaturito da un’idea di Pippo Ardini, illustre penna del giornalismo siciliano, Tribute to Bix Beiderbecke intende celebrare il centenario dalla nascita del leggendario “Bix”, trombettista della Original Dixieland Jazz Band di Nick La Rocca. Nonostante la sua vita venisse stroncata a soli 28 anni dall’alcool, Bix ha lasciato un segno profondo che il Brass vuole rimarcare con due serate, 15 e 16 gennaio, dedicate a questo talento della tromba jazz, all’interno delle quali saranno proiettati rispettivamente il documentario Bix Beiderbecke di Brigitte Berman ed il celebre film Bix di Pupi Avati. Altro omaggio quello che l’Orchestra Jazz Siciliana tributerà il 30 gennaio, in prima nazionale assoluta, a Luca Flores, jazzista triste del quale Walter Veltroni ha di recente scritto una breve biografia ne “Il Disco del Mondo”. Palermitano di nascita, studia a Firenze e al culmine del successo giunge a registrare nel quartetto del grande Chet Baker, suonando pure con Dave Holland prima di rinunciare alla sua vita di trentottenne nel ’95, sopraffatto dalla meschinità del mondo.
Originali rivisitazioni dei songbook di Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Peggy Lee ed altre grandi jazz-vocalist saranno al centro di Swing Ladies, Swing!, omaggio alle signore della Swing Era che la cantante e pianista canadese Carol Welsman presenterà venerdì 13 febbraio, in esclusiva per il Brass. Ad accompagnarne l’elegante performer sarà l'Orchestra Jazz Siciliana, che affronterà evergreen quali “Cheek To Cheek”, “Honeysuckle Rose”, “What are you doing the rest of your life?”. Particolare la serata del 20 febbraio con True Love Waits, dove Christopher O’Riley, pianista fra i più poliedrici degli ultimi tempi, proporrà, in esclusiva per il Brass, famosi pezzi dei Radiohead. Musicista in grado di confezionare irripetibili momenti musicali, eseguendo brani tratti dal Rinascimento Inglese al Tango Nuevo piazzolliano, O’Riley è dotato di un accattivante virtuosismo che lo rende facilmente fruibile tanto al pubblico colto che ai fan delle rock band.
Nato a New Orleans nel 1962, il trombettista e compositore americano Terence Blanchard, a Palermo il 27 febbraio accompagnato dal suo quintetto per lo spettacolo Bounce, ha legato il proprio nome alle più diverse manifestazioni dell’arte, dal teatro alla televisione, dai dischi ai commenti musicali per numerosi film, non disdegnando cifre marcatamente jazz. Vincitore di un Golden Globe come autore delle musiche de “La 25a ora” di Spike Lee, designato “Artista dell’Anno 2000” dalla rivista Down Beat, ha recentemente lavorato con Diana Krall, Jane Monheit, Dianne Reeves e Cassandra Wilson, vedendosi pure affidare la direzione artistica del “Thelonious Monk Institute of Jazz Performance”.
Acclamata in Francia, Austria, Belgio e Spagna, con uno stile raffinato per cui è già stata affiancata a Sade, approda adesso anche in Italia la giovane Malia, in programma giovedì 11 marzo. Provocatoria nel video di “Purple Shoes”, in cui si aggira completamente nuda per le strade di Cape Town, il suo “Yellow Daffodils” ha già venduto in Europa centomila copie. A Palermo Malia porta, in esclusiva per il Brass, le proprie doti vocali e la sua incredibile capacità a passare con disinvoltura dal jazz ad atmosfere pop, da nenie gospel fino al soul più intenso. Quando nell’85 Marco Betta compose per orchestra da camera “Il Palazzo Incantato”, suo primo lavoro, già spiccavano gli elementi principali della sua originale verve musicale. Combinazione fra i suoni delle antiche culture mediterranee, la grande tradizione classica e la musica contemporanea, le sue composizioni sono oggi eseguite e radiodiffuse in Europa, Stati Uniti ed ex Unione Sovietica. Venerdì 19 marzo, in prima nazionale, daranno voce alle sue Songs from Camilleri il trombettista e flicornista Vito Giordano ed il maestro Carmelo Caruso, direttore per l’occasione dell’Ensemble "Franco Ferrara" e dell’Orchestra Jazz Siciliana.
Considerato dalla critica l’espressione più rappresentativa della musica del terzo millennio, originale trait d’union musicale tra le sonorità tipiche della vecchia Europa e quelle postmoderne di matrice americana, il trio Tin Hat, in programma martedì 30 marzo, presenta per la prima volta in Sicilia ed in esclusiva per il Brass The Rodeo Eroded, album il cui sound innovativo e connotativo dell’attuale universo musicale non mancherà di attrarre irresistibilmente i più eclettici tra i musicofili palermitani. Non ha certo bisogno di presentazioni Vince Mendoza, compositore e arrangiatore considerato unanimemente dalla critica maestro dei contemporanei linguaggi musicali. Album come “Start Here” o “Instructions Inside” hanno ottenuto gran riscontro in tutto il mondo e conseguito parecchie nomination al Grammy Award, sempre per il migliore arrangiamento strumentale. Raccolto con vivo entusiasmo l’invito a partecipare alla rassegna del Brass, in esclusiva nazionale Mendoza dirigerà venerdì 2 aprile l’Orchestra Jazz Siciliana. Ancora un tributo per l’appuntamento conclusivo di venerdì 23 aprile: la Nearly Dan Band, nello spettacolo Steely Dan Night, ripropone negli stessi identici arrangiamenti originari la musica della Steely Dan, gloriosa rock-band degli anni ’70, cui co-leaders sono stati due giganti del jazz rock, Donald Fagen alle tastiere e Walter Becker al basso. Ricreare il mitico sound di brani come Black Cow, Deacon Blues, Doctor Wu, cavalli di battaglia dell’originale Steely Dan, farà ritornare indimenticabili pagine musicali del leggendario gruppo.
L’ingresso è di 16 euro per ciascun concerto. Il costo dell’abbonamento all’intera rassegna è invece di 70 euro per il settore I della platea, 60 euro per il settore II, 50 euro per il settore III e per la galleria. Abbonamenti e prevendite presso Ellepì, in via Libertà 29/c a Palermo, telefono 091.323084. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 091.6166480 o visitare il sito del Brass Group all’indirizzo www.thebrassgroup.it. I concerti inizieranno alle ore 21.35.
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