ATTUALITÀ
Borghezio: vendiamo la Sicilia per sanare i bilanci
Il leghista, ospite di Klaus Davi, dichiara: «Se gli Stati Uniti volessero aggiungere una stellina alla loro bandiera, Sicilia e Campania andrebbero bene»
Klaus Davi chiede e Mario Borghezio risponde. L'esponente della Lega Nord, ospite della trasmissione "KlausCondicio", che va in onda su Youtube, replica ad una domanda che suona subito come una provocazione: «Secondo alcuni l'unico modo per combattere la mafia sarebbe quello di vendere la Sicilia ad uno stato estero o un oligarca russo. Cosa ne pensa?». La risposta è proprio quella che ci si aspetta da un personaggio come Borghezio, che spesso ha fatto parlare di sé per le sue prese di posizione: «Qualunque patriota del Nord non avrebbe esitazione ad essere d'accordo». Il leghista ha aggiunto che «Se gli Stati Uniti volessero aggiungere una stellina alla loro bandiera direi che Sicilia e Campania andrebbero bene, siamo di fronte a zone completamente improduttive, così sarebbe un po' alleggerita quella palla al piede che finché siamo tutti insieme appesantisce il Nord».
Dalla domanda originaria, quindi, l'attenzione si sposta su questioni economiche: «Con quei soldi - ha aggiunto Borghezio - potremmo alleggerire il nostro debito, che mica l'han fatto gli operai della Fiat o i piccoli imprenditori del Veneto o del Nordest. L'hanno fatto loro, con le loro pensioni facili di invalidità, con gli amici politici, con le loro mafie, il loro assalto alla diligenza, le loro finanziarie che ogni anno spolpavano un po' di più le casse dello Stato. E naturalmente Roma ladrona che ha coperto tutto questo danneggiando la gente onesta del Sud».
Vendere per fare cassa, quindi, ma selezionando l'acquirente: «E se per acquistare si facesse avanti un governo arabo?» ha continuato a chiedere Davi; «Qui sarebbe un pericolo, perché confineremmo direttamente con la Turchia, con un paese islamico, meglio mantenere il Mediterraneo di mezzo. Meglio un miliardario americano o un normale miliardario russo», ha risposto Borghezio senza tante esitazioni. L'ennesima provocazione del parlamentare europeo corre sul filo del web.
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